Calcionews24
·18 de septiembre de 2025
Di Francesco chiarisce: «Lecce, ora serve più equilibrio per ritornare a vincere. Cagliari? Penso che…»

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·18 de septiembre de 2025
Alla vigilia di Lecce-Cagliari, il tecnico dei giallorossi Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa, affrontando diversi temi legati alla crescita della squadra, agli errori da correggere e alle aspettative per il prossimo impegno. Con il calendario che propone ora sfide più alla portata sulla carta, il Lecce è chiamato a capitalizzare le occasioni per fare punti, ma il mister invita alla cautela: «In Serie A non esistono partite abbordabili. Ogni gara ha la sua storia, e anche contro il Cagliari servirà il massimo impegno».
Il tecnico ha analizzato la prestazione contro l’Atalanta, sottolineando come il Lecce abbia mostrato buone cose nei primi 35 minuti, soprattutto in fase offensiva, ma con qualche disattenzione di troppo in difesa: «Abbiamo prodotto gioco, ma dobbiamo essere più determinati sotto porta. Serve compattezza e lucidità, soprattutto dopo aver subito un gol. Gli errori individuali vanno corretti con il supporto dei compagni: è questa la mentalità che voglio vedere».
Parlando dell’assetto tattico, Di Francesco ha spiegato di essere ancora alla ricerca del giusto equilibrio: «Ramadani sta trovando continuità, stiamo impostando Berisha come play, ma ci vuole tempo. Il calendario iniziale non ci ha aiutato, ma non voglio usarlo come alibi. Alla fine contano i risultati, non solo il bel gioco. A volte bisogna essere anche sporchi per portare a casa i tre punti».
Sulle palle inattive, l’allenatore del Lecce ha posto l’accento sull’importanza della concretezza: «I piazzati contano tantissimo oggi. Difenderli bene e sfruttarli può fare la differenza, e stiamo lavorando molto su questo aspetto».
Riguardo alla definizione del match col Cagliari come una «finale», Di Francesco risponde con ironia: «Se fosse una finale, ne avremmo 35. È una partita importante contro una diretta concorrente, ma serve equilibrio anche nella comunicazione. Il Cagliari è una squadra esperta, organizzata, con giocatori come Mina, Luperto e un portiere che gioca da veterano».
Infine, sulla crescita dell’identità del Lecce, il tecnico sottolinea: «Stiamo assimilando concetti importanti. Serve continuità all’interno della partita e più consapevolezza. Sul tiro da fuori? Sì, lavoriamo anche su quello. Helgason, Berisha e Ramadani hanno buone soluzioni. Ma calciare da lontano deve essere una scelta, non un gesto di disperazione».