Diamanti si racconta: «Fantasista in campo, conto di poterlo essere anche in panchina. Spalletti allenatore ideale? Lui è un genio. Mondiale possibile. Yildiz contro Orsolini? Penso che…» | OneFootball

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Calcionews24

·14 de diciembre de 2025

Diamanti si racconta: «Fantasista in campo, conto di poterlo essere anche in panchina. Spalletti allenatore ideale? Lui è un genio. Mondiale possibile. Yildiz contro Orsolini? Penso che…»

Imagen del artículo:Diamanti si racconta: «Fantasista in campo, conto di poterlo essere anche in panchina. Spalletti allenatore ideale? Lui è un genio. Mondiale possibile. Yildiz contro Orsolini? Penso che…»

Diamanti si racconta tra le colonne di Tuttosport. L’ex centrocampista del Bologna, ha parlato anche del match di questa sera contro la Juve dei rossoblù

Intervistato da Tuttosport, Alessandro Diamanti, ex trequartista della Nazionale e oggi allenatore impegnato nel proprio percorso di crescita professionale, ha offerto una lunga e articolata riflessione sul suo presente, sul futuro in panchina e su diversi temi legati al calcio italiano.

Dall’esperienza in Australia al corso UEFA Pro, passando per i modelli tecnici, il rapporto con Luciano Spalletti, il ricordo della Juventus e uno sguardo all’attualità della Serie A, anche attraverso il match di questa sera tra il Bologna, ex squadra del fantasista, e i bianconeri valido per la 15a giornata.


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COME STA OGGI«Bene, anche se è un periodo che richiede un po’ di sacrifici: sto facendo avanti e indietro dall’Australia per seguire il corso Uefa Pro per diventare allenatore professionista».

IL FUTURO DA ALLENATORE«Ero fantasista in campo, conto di poterlo essere anche in panchina. Quando ho intrapreso questo percorso nessuno è rimasto sorpreso. I miei compagni si lamentavano scherzosamente perché davo continuamente indicazioni. “Alino, ma quand’è che la smetti di allenarci?!”. Dopo il ritiro ho preferito incominciare dalle Under 23. A posteriori rifarei questa scelta: questi tre anni sono stati fondamentali per la mia crescita. Ad oggi mi definisco un tecnico curioso, in evoluzione, che rivendica principi non negoziabili».

I PRINCIPI«I ragazzi devono dimostrarmi il giusto atteggiamento e una passione smisurata per questo sport. Gli aspetti tecnico-tattici vengono dopo».

I MODELLI E GUARDIOLA«Ho avuto la fortuna di crescere in una galassia ambiziosa come quella del City Group, quindi direi Guardiola. Hanno una filosofia ganza, belle idee, che però non possono prescindere dai valori con cui sono cresciuti i calciatori della mia generazione».

IL RAPPORTO CON SPALLETTI«Lo conosco bene, abbiamo chiacchierato spesso di calcio. C’è grandissima stima reciproca. Parliamoci chiaro: Lucio è un genio. Ha portato idee nuove in ogni sua esperienza».

SPALLETTI COME ALLENATORE IDEALE«Direi proprio di sì. Se mi avesse allenato lui probabilmente sarei andato a giocare in club più forti e ambiziosi».

IL RICORDO DELLA JUVE E L’AZZURRO«Ricordo bene quella serata con il Brescia: meritavamo la vittoria, ma contro grandi squadre come la Juve se non la chiudi subito poi sono dolori».

IL MERCATO BIANCONERO«Sì, ci fu qualche contatto dopo l’Europeo del 2012, quando ero al Bologna, ma alla fine non se ne fece nulla».

L’ITALIA DI GATTUSO«Penso stia facendo un grandissimo lavoro. Abbiamo tutte le carte in regola per andare ai Mondiali. Ho un figlio di 12 anni che non ha mai visto l’Italia giocarsi una Coppa del mondo: sarebbe un disastro saltarne un altro».

ORSOLINI VS YILDIZ«Yildiz è più tecnico e ha dalla sua l’età. Orsolini è più potente, ha un tiro micidiale ed è forse più attaccante. Sono diversi, ma potrebbero giocare benissimo insieme».

IL PRONOSTICO«Non ho mai fatto pronostici e non intendo iniziare ora».

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