Juventusnews24
·3 de octubre de 2025
Direttore sportivo Juve, adesso è ufficiale: tolto un nome dalla lista dei papabili, scelta a sorpresa del dirigente accostato ai bianconeri. Ecco di chi si tratta

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Un altro dei profili che era stato accostato alla Juventus per il futuro sceglie una nuova, ricca destinazione. Rui Pedro Braz, dirigente portoghese reduce da un ciclo di successo al Benfica, è ufficialmente il nuovo direttore sportivo dell’Al Ahli. Il club di Gedda ha annunciato l’ingaggio con effetto immediato, assicurandosi uno dei manager più stimati del panorama europeo.
Per Braz, dirigente portoghese di 47 anni, si apre un nuovo capitolo in Medio Oriente dopo quattro anni intensi a Lisbona. Il suo nome era circolato con insistenza anche in Serie A durante l’estate: era stato infatti corteggiato dall’Inter e seguito con attenzione dalla Juventus, alla ricerca di figure di spessore per il proprio riassetto dirigenziale.
Il comunicato dell’Al Ahli ha sottolineato i grandi meriti del suo nuovo ds, ricordando la conquista del campionato portoghese nel 2022/23 e i cinque accessi consecutivi alla Champions League. Ma soprattutto, a Braz viene riconosciuto il merito di aver consolidato il Benfica come un modello nello sviluppo e nella valorizzazione dei giovani talenti.
La scelta di Rui Pedro Braz di accettare la proposta dell’Al Ahli testimonia la crescente forza di attrazione del campionato saudita, capace di attrarre non solo campioni in campo, ma anche dirigenti di alto livello. Il portoghese raggiungerà Gedda la prossima settimana per iniziare il suo nuovo incarico.
Nel campionato saudita, Braz troverà una folta colonia di connazionali, a partire da stelle assolute come Cristiano Ronaldo e João Félix, fino al tecnico Jorge Jesus.
Per la Juventus, che sta definendo il suo nuovo organigramma con l’inserimento di un Direttore Sportivo, si chiude una delle piste esplorate. Resta la cronaca di un apprezzamento per un dirigente che ha preferito una nuova, esotica e ricca avventura, confermando la difficoltà per i club italiani di competere con la potenza economica di altri mercati.