Douglas Luiz croce e delizia in Club Brugge Juve. La qualità c’è e si vede, ma si nota anche un grande difetto: i numeri della sua partita | OneFootball

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·22 de enero de 2025

Douglas Luiz croce e delizia in Club Brugge Juve. La qualità c’è e si vede, ma si nota anche un grande difetto: i numeri della sua partita

Imagen del artículo:Douglas Luiz croce e delizia in Club Brugge Juve. La qualità c’è e si vede, ma si nota anche un grande difetto: i numeri della sua partita

Douglas Luiz croce e delizia in Club Brugge Juve. Il brasiliano ha qualità e si vede, ma si nota anche un suo difetto

Contro il Club Brugge in Champions League è arrivata un’altra titolarità per Douglas Luiz con la Juve. La prestazione del brasiliano, a differenza di quanto si era visto nel derby con il Torino, non è però stata del tutto positiva. Chiariamoci: la qualità c’è ed è anche tanta, questo lo si nota subito dalle giocate, ma c’è anche un grande difetto. Ci riferiamo ai tempi di gioco dell’ex Aston Villa, che ieri in più di un’occasione hanno fatto infuriare Thiago Motta, che avrebbe invece preferito una verticalizzazione più rapida.

Tiene tanto, a volte anche troppo, il pallone tra i piedi e alla fine perde qualche buona occasione. Chiaramente non è tutta colpa sua il deludente 0-0 con cui i bianconeri sono tornati dal Belgio, ma anche lui ci ha messo del suo in certe situazioni. Partecipa anche lui al festival degli errori nella ripresa subito dopo Nico Gonzalez, ma per analizzare meglio la sua prestazione affidiamoci ai numeri di Sofascore.


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76 i minuti totali giocati da Douglas Luiz prima della sostituzione, con 64 tocchi totali del pallone e una precisione nei passaggi dell’87% (45 su 52 tentati andati a buon fine). Ma poi ci sono anche 11 possessi persi, alcuni dei quali avrebbero potuto dar vita a pericolosi contropiedi degli avversari, oltre a 3 duelli vinti su 6. 2 passaggi lunghi a buon fine su 4 cercati e 2 falli commessi (ma anche 2 subiti).

Club Brugge Juventus è stata, in sintesi, una partita dalle due facce per Douglas. La sensazione generale però è che, per scalzare Locatelli e Thuram (ieri in panchina per un turno di riposo), servirà ben più di quanto fatto vedere ieri sera. Le occasioni stanno arrivando nell’ultimo periodo ma adesso, mercato permettendo (voci continua di interessi dalla Premier), serviranno anche le risposte.

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