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·14 de junio de 2025
Enrico Varriale condannato a 10 mesi per stalking e lesioni aggravate

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·14 de junio de 2025
Il Tribunale di Roma ha condannato il giornalista Enrico Varriale a dieci mesi di reclusione con l’accusa di stalking e lesioni aggravate. La decisione è arrivata al termine di un processo avviato in seguito alla denuncia presentata dalla sua ex compagna.
La sentenza prevede anche il risarcimento del danno alla vittima e l’obbligo di coprire le spese processuali.
A renderlo noto è l’associazione Differenza Donna, che ha fornito supporto legale alla persona offesa durante l’intero iter giudiziario.
La difesa: “Una sentenza sorprendente” L’avvocato di Varriale, Fabio Lattanzi, ha commentato la decisione con toni critici:
“La giustizia continua a stupirmi. Non avrei mai immaginato che si potesse arrivare a una condanna per stalking solo per aver inviato numerosi messaggi con l’intento di chiarire e scusarsi. Attendo di leggere le motivazioni e presenterò appello”.
Il ruolo della testimonianza della vittima Secondo quanto dichiarato da Differenza Donna, la sentenza è il frutto di un processo approfondito, nel quale la parte offesa ha raccontato con chiarezza e coerenza il proprio vissuto. Le sue parole sono state supportate da documenti, testimoni e accertamenti tecnici, che hanno contribuito a ricostruire un quadro di condotte ripetute e intrusive da parte dell’imputato.
La donna, secondo l’associazione, ha vissuto in uno stato di paura costante, arrivando a modificare la propria routine quotidiana e a rivolgersi a un centro antiviolenza per ricevere sostegno psicologico.
Elisa Ercoli (Differenza Donna): “La violenza non è mai un malinteso” Per Elisa Ercoli, presidente dell’associazione, il verdetto rappresenta un riconoscimento importante:
“Questa sentenza afferma in modo netto che la violenza maschile contro le donne non è mai un malinteso, ma un reato. Le parole, le minacce, gli atti di controllo e gli appostamenti che tante donne ci raccontano ogni giorno hanno finalmente trovato ascolto in un’aula di tribunale”.
L’associazione ha ribadito l’impegno a continuare la propria battaglia per la libertà, la sicurezza e l’ascolto di tutte le donne.