PianetaSerieB
·5 de diciembre de 2025
ESCLUSIVA PSB – Il direttore Lupo: “Palermo un pizzico presuntuoso, Venezia indietro rispetto alle aspettative. Maistro? Ha fatto meno di quello che avrebbe potuto”

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·5 de diciembre de 2025

Competenza, visione e una lunga carriera costruita tra scrivanie importanti e intuizioni vincenti: tutto questo è Fabio Lupo, direttore sportivo che ha accettato di confrontarsi con noi su alcuni temi caldi riguardanti il campionato di Serie B. Dal commento del prossimo match tra due delle sue ex squadre, ovvero Avellino e Venezia, all’analisi del momento di alcuni dei calciatori da lui scoperti, il dirigente ha condiviso riflessioni, aneddoti e punti di vista maturati grazie alla sua pluriennale esperienza. Un dialogo ricco, sincero e ad ampio raggio, che vi proponiamo in esclusiva ai nostri microfoni. Vediamo insieme le sue dichiarazioni:
Nel prossimo turno andrà in scena Avellino-Venezia, match tra due club che conosce molto bene: cosa ne pensa del percorso delle due squadre fin qui?
“Ho vissuto le due squadre in maniera diversa: l’Avellino da calciatore, il Venezia da direttore, in momenti e contesti differenti. Ma con entrambe le tifoserie e le città conservo ancora un bellissimo ricordo. L’Avellino, a mio avviso, sta facendo un buon percorso, seppur altalenante, con momenti positivi e altri meno brillanti. Hanno comunque trovato la loro identità. Vivono questa stagione da matricola, quindi senza grandi pressioni se non quella di consolidarsi nella categoria. Fin qui il bilancio è positivo, e magari riusciranno anche a togliersi qualche soddisfazione in più, considerando che sono pienamente in zona playoff.Il Venezia, invece, credo sia un po’ indietro rispetto alle aspettative, soprattutto considerando la qualità dell’organico. Il campionato è ancora lungo e complicato, ma lascia spazio per recuperare. Mi aspettavo una posizione diversa a questo punto, però il tempo c’è e la rosa è di alto valore“.
Il Palermo partiva come favorita, ma, come di consueto negli ultimi anni, qualche passo falso sta rallentando il percorso dei rosanero: riuscirà Inzaghi ad invertire la rotta?
“Il problema del Palermo non risiede certo nella qualità dell’organico, né tantomeno nell’allenatore. Probabilmente, come già accaduto lo scorso anno, il sentirsi i più forti ha generato un pizzico di presunzione, facendo perdere un po’ di lucidità. E questo la Serie B non lo perdona. Se riusciranno a ritrovare la giusta mentalità potranno togliersi molte soddisfazioni, e Inzaghi da questo punto di vista è molto bravo, lo ha sempre dimostrato. Insieme al Venezia possono restare stabilmente ai vertici del campionato”.
Passiamo alla Juve Stabia, che in estate ha dovuto cambiare diversi elementi, rimanendo comunque una squadra competitiva: quali ambizioni possono avere le Vespe per questo campionato?
“Considero la Juve Stabia una vera e propria outsider. Mi piace molto la loro identità di gioco, frutto del lavoro di Pagliuca, e mister Abate è stato molto bravo a modificare alcuni aspetti, soprattutto a livello di equilibrio. Non era semplice, anche per via del periodo complicato dal punto di vista societario. È un avversario temibilissimo, specialmente quando gioca al “Menti”.
Il match tra Juve Stabia e Monza ha visto protagonisti in positivo ed in negativo due calciatori che conosce bene, ovvero Maistro e Thiam: come vede l’evoluzione delle carriere dei due calciatori?
“È stata una partita bellissima. Il Monza è destinato a essere protagonista, così come Palermo e Venezia, e lo sta dimostrando. La Juve Stabia ha disputato una gara all’altezza, offrendo tanti spunti anche sul piano tattico. Maistro l’ho avuto ad Ascoli e Ferrara: è un giocatore che ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto, ma rimane molto forte per la categoria, capace di giocate importanti come quella contro i brianzoli, con uno splendido sinistro che peraltro non è neppure il suo piede naturale. Ha grandi qualità tecniche e atletiche che gli avrebbero permesso un percorso diverso. Lo stesso discorso vale per Thiam, che quest’anno e l’anno scorso ha trovato maturità. Tolti alcuni episodi, come quello con le Vespe in cui è subentrato l’aspetto emotivo, a Monza sta crescendo molto sia in equilibrio sia in continuità”.
Salvatore Esposito sta vivendo un periodo complicato tra l’infortunio ed il suo Spezia che non riesce ad ingranare: pensa che il mediano possa raggiungere i fratelli Sebastiano e Pio in Serie A?
“Le sue qualità tecniche e di personalità non si discutono. Era già arrivato in Serie A con lo Spezia prima della retrocessione. Ora si è ritrovato in un percorso un po’ accidentato, ma per qualità e leadership è un giocatore che in Serie A ci può stare tranquillamente“.
Ci racconta come è andata la breve avventura a Cosenza? Pensa che i Lupi riusciranno a tornare in cadetteria?
“Il Cosenza, se a gennaio riuscirà ad aggiungere qualche innesto importante, potrà essere protagonista fino alla fine. L’organico è buono, anche se un po’ ristretto, ma questo lo sapevamo. Per qualità, secondo me, è al livello delle big del Girone C come Salernitana, Benevento e Catania: serve solo dare più profondità alla rosa. La squadra è all’altezza e può giocarsela fino in fondo, se non per la promozione diretta, certamente attraverso i playoff. Me lo auguro soprattutto per la tifoseria: nei pochi mesi in cui sono stato lì l’ho vista appassionata e sempre vicina alla squadra, al di là delle polemiche con il club. I tifosi meriterebbero di tornare in Serie B“.
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