Pagine Romaniste
·27 de noviembre de 2024
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A circa ventiquattro ore dall’impegno di Europa League contro il Tottenham, Claudio Ranieri si è presentato davanti ai microfoni della sala stampa del nuovissimo stadio degli Spurs. Ecco le dichiarazioni integrale del mister della Roma:
“Non sarà una partita facile e lo sappiamo, il Tottenham nelle ultime 15 partite che ha giocato in Europa ne ha vinte 13 e ne ha pareggiate 2. Stanno in un momento eccellente perché hanno fatto 4 gol al City, ma se vediamo le ultime partite che hanno giocato ne hanno perso 2, ma le altre le hanno vinte contro il City, con lo United, con l’Aston Villa. E’ una squadra che macina gioco, ti martella, pressa, vengono sempre in avanti azioni su azioni. E’ quel tipo di calcio che io amo, amo perché dà delle emozioni grandissime ai propri tifosi. L’allenatore sta facendo un lavoro eccellente, meraviglioso, per cui gli faccio veramente i miei complimenti”.
Quanto è stimolante la partita di domani? Dybala sarà in grado di giocare domani?“È di altissimo stimolo, perché io non ho, non è che voglio comparare, capitemi bene, però io non ho avuto partite amichevoli per valutare tutte le opzioni che posso avere. E questa non è una partita amichevole, abbiamo di fronte una squadra che è magnifica, è in testa alla classifica per i gol segnati nel campionato inglese, è prima in classifica per il pressing che ti porta, non ci faranno respirare, e noi dovremmo essere molto scaltri, molto intelligenti ad affrontare questa squadra. Perciò io sono contento, non posso dire, ah ci tengo alla Coppa, io ci tengo a ogni partita, anche quando giochiamo tra di noi, ci tengo. Oggi Dybala si è allenato e non soffre di nessun dolorino, per cui anche lui deciderà domani quello che posso fare. Ripeto ancora una volta, una cosa averlo è una cosa non averlo. Per questo l’ho messo quei pochi minuti, perché ho detto magari puoi inventare un passaggio filtrante, puoi inventare una punizione. Proprio perché non lo volevo mettere, l’ho portato solo perché lui mi ha chiesto di stare con la squadra, perché è un ragazzo molto attaccato ai suoi compagni, alla squadra, a tutto. Senno non l’avrei neanche portato a Napoli. L’ho messo dentro proprio come ultima cosa, proprio dico vediamo se riesce a fare qualcosa. Ma quello che gli ho chiesto, gli ho detto non ti far male perché senno è inutile che ti abbia messo dentro gli ultimi tre minuti”.
La scelta di schierare tanti difensori centrali dal peso specifico è importante, può dipendere anche dal fatto che il Tottenham concede molti gol su calci piazzati?“Mi piace, lei già ha fatto la formazione e ha messo già i tre difensori, se non ho contato male. Era una paraculata questa, ride (ndr)”.
La domanda sul peso specifico dei centrali.“No, abbiamo studiato questa squadra naturalmente, l’ho detto, a me piace, piace come attacca, è veramente una bella macchina che spinge al massimo il suo motore. Ho detto anche ai ragazzi che noi dobbiamo essere intelligenti, tatticamente molto furbi, perché come teniamo palla ce la strappano e per cui dobbiamo far viaggiare la palla velocemente”.
La Roma è particolarmente che vicina al suo cuore, avrebbe fatto lo stesso per il Leicester?“Quando mi sono ritirato non pensavo minimamente di poter tornare le due squadre che mi potevano riportare sui campi da calcio, una era la Roma, l’altra era il Cagliari. Mi auguravo di non tornare, perché tornare significava che non stavano andando bene queste due squadre. Per quanto riguarda il Leicester sono convinto, sono sicuro che si riprenderà al più presto perché ha una tifoseria, una dirigenza all’altezza. Gli auguro veramente di uscire da questo momento negativo”.
Nel 2016 ha spezzato il cuore dei tifosi del Tottenham, vincendo il campionato con il Leicester, pensa domani di poter ripetere questo? “Me lo sta augurando, io spero di sì”.