Filip Stankovic racconta il passato in nerazzurro: «L’Inter è e sarà sempre la mia casa. Ho un sogno…» | OneFootball

Filip Stankovic, portiere del Venezia, ha raccontato il suo legame con l’Inter e la crescita come uomo e calciatore

Filip Stankovic, portiere del Venezia, ha rilasciato una lunga intervista a Gianlucadimarzio.com, durante la quale ha parlato del suo forte legame con la famiglia Inter e del suo percorso di crescita personale e professionale. L’ex portiere delle giovanili nerazzurre ha raccontato dei suoi inizi all’Inter, della sua esperienza all’estero e in Serie A, e del sogno di giocare un giorno con la maglia nerazzurra al fianco di suo padre, Dejan Stankovic, e suo fratello Stefan.

INTER – «L’Inter è casa. Ci sono entrato quando ero solo un bambino. Ho passato momenti bellissimi con loro che non dimenticherò mai. Come le volte che apriva la porta della nostra camera: “Oggi non andate a scuola, venite con me alla Pinetina”. Erano le mattine più belle».

GRANDI GIOCATORI – «Mi mettevo i guanti di Julio Cesar ed ero pronto a partire. Io e i miei fratelli stavamo lì ad ammirarli. Quanti ricordi… L’Inter è e sarà sempre la mia casa».

SAMPDORIA – «Alla prima in casa contro il Pisa sbaglio e prendiamo gol. In quella successiva contro il Venezia altro errore e altro gol. Ho sofferto tanto. Ho dovuto diventare grande. Dovevo essere più forte di quegli errori, dimostrare il mio valore».

L’intervista non si è concentrata solo sull’Inter, ma anche sull’esperienza di Stankovic lontano dal club nerazzurro. In particolare, ha parlato della sua crescita come calciatore, iniziando con il suo trasferimento al Volendam in Olanda, che lo ha fatto crescere come uomo e atleta.

OLANDA – «Un anno che mi ha reso uomo. La prima volta tra i grandi, la prima volta lontano dall’Inter e dalla famiglia».

FAMIGLIA – «La famiglia per me è tutto. Mi ha permesso di essere l’uomo che sono. Ho un legame unico con i miei fratelli, sono gli unici veri amici che ho. Siamo tutti competitivi. Ci sfidavamo in ogni cosa: calcio, basket, tennis».