Fiorentina domani contro il Celje, il tecnico Riera: «Ho chiesto consiglio a Fabregas e Reina; Kean quello che temo di più» | OneFootball

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·9 de abril de 2025

Fiorentina domani contro il Celje, il tecnico Riera: «Ho chiesto consiglio a Fabregas e Reina; Kean quello che temo di più»

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Le parole di Albert Riera, tecnico del Celje, squadra che domani sera affronterà la Fiorentina nei quarti di Conference League

Albert Riera, ex difensore di Liverpool, Galatasaray, Udinese e della nazionale spagnola, oggi allena il Celje, avversario della Fiorentina nei quarti di Conference League. In un’intervista a la Gazzetta dello Sport, il 42enne tecnico racconta la sua esperienza in Slovenia, gli obiettivi europei e la sua filosofia calcistica. Di seguito le sue parole.

OBIETTIVO EUROPA CON IL CELJE«Mi hanno chiamato a Celje per portare il club avanti in Europa. E ci sto riuscendo».


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COME È ARRIVATO IN SLOVENIA«Ho un agente croato e avevo chiuso la carriera tra Zavrc e Koper nel 2016. Quando nel 2022 mi ha chiamato l’Olimpia, ho accettato. Il livello del calcio sloveno non era altissimo, ma ora è migliorato: più club di livello, più concorrenza. Il mio Celje e il Koper sono cresciuti molto, ed eccoci in Europa».

VITTORIE CON L’OLIMPIA, POI IL CELJE«Nell’estate 2023 dissi al presidente che dovevamo cambiare mentalità: saremmo diventati campioni. E così è stato. Iniziammo bene, poi me ne andai perché mi chiamò il Bordeaux. Il 30% di quel titolo lo sento mio. In Francia ero andato per crescere, ma il club è fallito».

PERCHÉ È TORNATO AL CELJE«Il presidente mi ha richiamato. Ci siamo concentrati sull’Europa, anche a costo di lasciare energie al campionato, perché non abbiamo 22 giocatori dello stesso livello. E c’è anche la Coppa slovena: siamo in semifinale, chi vince va in Europa League».

ASSENZA DI KUCYS CONTRO LA FIORENTINA«Kucys, un 2003 lituano con 18 gol stagionali, di cui 8 in Conference. Si è rotto il crociato con la nazionale, stagione finita».

LE NUOVE ARMI DEL CELJE«Svetlin, classe 2001, è in gol da tre partite in Europa. Può fare l’8, il 10, l’esterno, la mezzapunta. Mi adatto al rivale e lui si adatta a me. Poi c’è Seslar, 7 assist in Conference. L’ho allenato all’Olimpia, poi è andato in Turchia, ora è in prestito da noi. Gli ho detto: ‘A volte meglio fare un passo indietro per poi farne due avanti’. Ed è ciò che è successo».

COSA PENSA DELLA FIORENTINA«L’ho vista e ho chiesto anche ai miei amici Reina e Fabregas. Il Como le è stato superiore, ma ho visto quanto ha fatto bene contro Juve e Inter. Ne ho studiato i deficit. Ce la giocheremo faccia a faccia, non difenderemo. Ci credo».

CHI TEME DELLA SQUADRA DI PALLADINO«Le punte, Kean ha numeri migliori. Ma guardo il collettivo. Chi lo migliora di più è Dodò: corre sempre, crea superiorità. Ha qualità, squilibra le difese, come Barcola e Dembélé».

IL MANCATO DEBUTTO A UDINE«Nel 2014 arrivai dal Watford, me lo propose Pozzo junior. Ma avevo uno stipendio alto per Udine, così Pozzo senior mi mise fuori rosa. E misero in giro voci che andavo al casinò il giorno delle partite. Sì, ci andavo… ma nei giorni liberi e con i compagni».

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