Fiorentina, il dg Ferrari verso la Juventus: «Abbiamo paura della retrocessione. Ma di Vanoli ci è subito piaciuta una cosa» | OneFootball

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·16 de noviembre de 2025

Fiorentina, il dg Ferrari verso la Juventus: «Abbiamo paura della retrocessione. Ma di Vanoli ci è subito piaciuta una cosa»

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Fiorentina, il dg Ferrari verso la Juventus: «Abbiamo paura della retrocessione. Ma di Vanoli ci è subito piaciuta una cosa». Le dichiarazioni

È il momento della verità e dell’autocritica in casa Fiorentina. Con la squadra sprofondata all’ultimo posto in classifica (appena 5 punti in 11 giornate), il Direttore Generale Alessandro Ferrari ha deciso di metterci la faccia. Dalle colonne de La Repubblica, il dirigente ha analizzato senza filtri il fallimento della gestione tecnica precedente e le speranze riposte nel nuovo corso guidato da Paolo Vanoli. La priorità assoluta è lavorare sulla testa dei giocatori: «Oggi dobbiamo azzerare tutto, offrendo fiducia e positività alla squadra e, per quanto possibile, riaccendendo un po’ di entusiasmo», le sue parole verso il match con la Juventus.

Ferrari ammette che il progetto con Stefano Pioli è naufragato collettivamente, senza cercare capri espiatori singoli: «Quando abbiamo scelto Pioli eravamo convinti che fosse la scelta migliore. Abbiamo sbagliato tutti: allenatore, giocatori e società. Anche le aspettative create erano troppo alte. Probabilmente sarebbe stato meglio fare un passo alla volta».


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Il DG ci tiene però a proteggere lo spogliatoio da accuse ingiuste, negando fratture interne, e a spiegare perché la scelta è ricaduta sull’ex tecnico del Venezia: «I primi a sentirsi responsabili di questa situazione sono proprio i giocatori. Non vorrei che passasse il messaggio che loro fossero contro Pioli perchè non è assolutamente vero. Vanoli? Ci è subito piaciuta la sua convinzione nel calare in una situazione del genere. Pensiamo che sia la persona giusta per risollevarci».

La risalita sarà dura e la sosta è stata fondamentale per riordinare le idee, ma Ferrari lancia un allarme: la classifica attuale impone realismo e timore. «Rialzarsi non sarà sicuramente una cosa immediata. Già a Genova si è visto un leggero cambiamento. Sicuramente queste due settimane di sosta hanno aiutato Vanoli. Paura della retrocessione? Dobbiamo averne. Oggi la classifica è quella e non averla sarebbe sbagliato. L’obiettivo a inizio stagione era quello di portare a casa almeno un trofeo».

Infine, una stoccata polemica sulla gestione dello stadio: «In questo momento siamo spettatoti. Preoccupato? Il punto è che noi, che saremo l’unica squadra fruitrice del nuovo stadio, non siamo neanche stati interpellati. Il comune ha fatto di testa sua e ora la Fiorentina sta perdendo un sacco di soldi».

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