Galeone: «Allegri al Milan rischia, ecco come mai; Vlahovic? Un milione al mese e non sa stoppare il pallone» | OneFootball

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·19 de julio de 2025

Galeone: «Allegri al Milan rischia, ecco come mai; Vlahovic? Un milione al mese e non sa stoppare il pallone»

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Le parole di Giovanni Galeone, sul ritorno di Massimiliano Allegri al Milan e su come sarà la prossima stagione della Juve di Tudor

Giovanni Galeone, ex allenatore ed eterno “maestro” di Massimiliano Allegri, è tornato a dire la sua in un’intervista rilasciata al quotidiano Libero. Tra stoccate, provocazioni e qualche segnale d’affetto, l’analisi tocca in particolare la Juventus, alle prese con il nuovo corso targato Igor Tudor. Galeone non risparmia dubbi sulle capacità del tecnico croato di risollevare una squadra che, secondo lui, ha ancora troppi nodi irrisolti. Uno su tutti: Dusan Vlahovic, attaccante spesso discusso per il suo rendimento e ora al centro di una critica piuttosto aspra. Secondo Galeone, il problema non è solo tattico ma anche tecnico: un attaccante da un milione al mese che però, dice, «non riesce a stoppare un pallone».

Nella sua riflessione, l’ex tecnico si sofferma anche sul ritorno di Allegri al Milan: una scelta che, a suo dire, potrebbe rivelarsi rischiosa, soprattutto se confrontata con la rosa di altri tempi. Tuttavia, riconosce all’amico una dote unica nel leggere le partite. Un’abilità che potrebbe fare la differenza.


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SULLA JUVE – «Tudor? Faticherà, però recupera Bremer dietro e David è un ottimo acquisto. Il problema è Vlahovic: ho sempre amato i calciatori croati o serbi, quelli il cui cognome finisce in “ic”. Ma Dusan è tecnicamente a zero, non riesce a stoppare un pallone. E guadagna un milione al mese. Per questo dico: i fondamentali vanno curati sempre».

SU ALLEGRI AL MILAN – «Ha mangiato una minestra riscaldata con il Milan e rischia. Non avrà lo stesso Milan di anni fa quando allenava Ibra, Seedorf o Cassano. Gli voglio bene ma non lo sento da tempo. Però Max ha un vantaggio rispetto agli altri tecnici approdati al Milan che hanno fallito pur avendo, lo scorso anno, una squadra forte. Ovvero? Intuendo bene i momenti della partita, adatterà i giocatori al contesto. Non li obbligherà a essere parte di un contesto».

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