Juventusnews24
·25 de septiembre de 2025
Garlando in vista di Milan Napoli: «Conte ha una strategia gesuita imparata alla Juve. Il Milan è diventato divertente, devo chiedere scusa ad Allegri, lui è cambiato molto in una cosa»

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Luigi Garlando, giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, è intervenuto su Radio CRC, nella trasmissione “A Pranzo con Chiariello”, offrendo un’analisi approfondita sulla Serie A, sul Napoli e sulle dinamiche tattiche degli allenatori più in vista. Dalle parole di Antonio Conte alle prospettive dello Scudetto, passando per una critica a José Mourinho, Garlando ha offerto spunti interessanti e una visione personale, non senza autoironia.
Garlando ha ripreso la definizione di “strategia gesuita” coniata da Fabio Capello per descrivere la Juventus, associandola ad Antonio Conte, cresciuto nell’ambiente bianconero. «I gesuiti erano un ordine che vantava nella vita terrena una scaltrezza spirituale che ricordava in parte quella della Juventus», ha spiegato. Le parole di Conte, secondo Garlando, non sono mai rivolte a un solo destinatario, ma a “più destinatari, al mondo e ai suoi giocatori”. L’allenatore del Napoli, consapevole della forte competitività in Serie A, usa questa retorica per evitare che i suoi giocatori si rilassino, soprattutto dopo aver vinto lo Scudetto. «Quando vinci lo Scudetto, senti di più la pressione di difenderlo. L’anno scorso l’Inter è morta su questa convinzione e Conte vuole correre ai ripari», ha detto, suggerendo una preoccupazione che l’entusiasmo iniziale possa trasformarsi in un senso di debolezza.
La prossima sfida tra Milan e Napoli è già definita come un potenziale scontro Scudetto da Garlando, che però avverte: «Attenzione ai rossoneri! Ho sottovalutato il Milan, sono stato il peggior censore di Allegri in passato e, proprio per questo, lui non mi ama molto (ride; ndr), ma quest’anno il Milan è una delle squadre più divertenti del campionato». Il giornalista ha notato un cambiamento radicale nell’approccio di Allegri, che avrebbe “rinnegato la sua ossessione per la difesa” in favore di un gioco più propositivo. Questo rende Milan-Napoli una partita potenzialmente decisiva, anche se Garlando specifica che “fin quando non si affrontano i migliori allenatori, non si può dire che sarà uno scontro tra i migliori”.