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·21 de septiembre de 2025
Gasperini: «Poteva finire tanto a poco e invece abbiamo rischiato. Felicissimo per i tifosi della Roma, la sentivano particolarmente…»

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·21 de septiembre de 2025
Gian Piero Gasperini, tecnico della Roma, ha parlato a Dazn dopo la vittoria contro la Lazio. Le sue dichiarazioni.
Pellegrini non ce l’aspettavamo titolare, ma oggi ha giocato una grande partita. Che sensazioni le lascia un derby come questo, soprattutto dal punto di vista emotivo? E poi, come ha visto la squadra, è soddisfatto nonostante il risultato?«Per fortuna, a differenza vostra, ho la possibilità di vedere gli allenamenti, quindi vedo anche come si muovono i giocatori, come si allenano. Pellegrini è uno di questi, e in queste settimane non ho avuto dubbi a schierarlo oggi. È un ragazzo di grande qualità, ma questo è risaputo. Penso che possa essere anche un atleta importante, non solo un giocatore tecnico. Sono molto contento per lui, ma anche per tutta la squadra, per la società e chiaramente per i tifosi, che sono felicissimi. Per quanto riguarda la partita, sono stato molto soddisfatto fino al momento in cui siamo stati in superiorità numerica. A quel punto abbiamo rischiato seriamente di compromettere una gara che avevamo fatto bene».
Considerando l’andamento di questo campionato, dove gli attaccanti stanno facendo un po’ fatica, quanto è importante un giocatore come Pellegrini?«Siamo all’inizio di campionato, e sappiamo che gli attaccanti stanno facendo un po’ fatica, lo so benissimo, visto come lavoro su questa situazione. Ferguson è un giocatore che si impegna, ma a livello realizzativo siamo ancora un po’ carenti. Pellegrini, quindi, diventa una risorsa fondamentale. Anche quando non si arriva al tiro, gli esterni e i centrocampisti, come Pellegrini, hanno queste capacità di inserimento e realizzazione che sono di grande valore. Deve essere una risorsa importante anche in futuro, al di là della sua qualità e della sua leadership. Pellegrini ha la capacità di calciare benissimo, di avere un tempismo d’inserimento perfetto, ma deve continuare a giocare da centrocampista e, allo stesso tempo, sfruttare la sua possibilità di realizzare, come ha fatto oggi. Per quanto riguarda gli attaccanti, possiamo sicuramente fare meglio. Sono ragazzi molto disponibili, e oggi, anche se non abbiamo segnato, sia Ferguson che gli altri, come ad esempio Soulé, hanno fatto bene. I ragazzi che sono entrati dopo sono tutti ragazzi su cui possiamo lavorare, cercando di farli crescere e migliorare. Se cresceranno, alzeremo anche il livello delle nostre prestazioni di squadra. Vale per tutti, anche per gli esterni e i difensori. Abbiamo bisogno che tutti migliorino la fase offensiva, per diventare un po’ più incisivi e portare maggiore realizzazione alla squadra».
Quanto può contare il cuore di Pellegrini, considerando la sua maturità e qualità?«Io non posso parlare del suo progresso, perché non sono così a conoscenza della sua crescita, ma quello che posso dire è che ho trovato un ragazzo assolutamente maturo, un ottimo ragazzo, un giocatore di grande qualità. Il cuore ce l’ha lui, ce l’ha Mancini, ce l’ha Koné, ce l’ha Cristante, e ce l’hanno tutti i difensori, ma non posso elencarli tutti, veramente ce l’hanno tutti. Il cuore oggi non è solo suo, ma è di tutta la Roma, ognuno mette qualcosa in più. Lui deve essere un giocatore come tutti gli altri per la squadra, un giocatore forte. Deve diventare anche un atleta, perché se riesce a diventare tale, alzerà di molto il suo livello personale come giocatore».
Sulla condizione fisica della squadra«La squadra sta bene, anche se domenica scorsa con il Torino abbiamo avuto una piccola difficoltà. Non siamo riusciti a giocare sui giusti ritmi, ma venivamo da una settimana complicata. Come ho detto ieri, non abbiamo preparato al meglio quella partita, un po’ per mancanza di tempo, un po’ perché forse abbiamo dato alcune cose per scontate e non abbiamo ripetuto quanto fatto nelle altre partite. Noi siamo una squadra in crescita, e come tale possiamo avere anche degli alti e bassi. Ciò che voglio vedere è un miglioramento sia a livello collettivo che individuale per ogni giocatore. Oggi avete accennato a qualche giocatore, ma al di là dei soliti 7-8 che stanno benissimo in questo periodo, è chiaro che dobbiamo allargare la rosa e far crescere alcuni giocatori per diventare una squadra più forte. Questo è l’obiettivo, anche se non sono completamente soddisfatto di come lavorano i giocatori. Poi, è chiaro che quando vinci le partite è più facile lavorare, ma i complimenti ai giocatori li ho fatti sempre. Può capitare che una partita vada male, che giochi male, e in quel caso bisogna cancellarla, come si cancellano le vittorie, e pensare subito alla partita successiva».
Come si gode la festa per il suo primo derby e come gestisce l’emozione negli ultimi minuti?«Del derby sono felicissimo, anche se nel finale non riuscivo a farmi sentire dai giocatori, perché era una situazione troppo favorevole per noi. Ci siamo un po’ incartati, buttando via il pallone quando c’erano spazi dove potevamo finalizzare meglio. Invece, abbiamo rischiato veramente di prendere il gol, e forse sarebbe stato anche giusto a un certo punto, perché non puoi sciupare quello che abbiamo sciupato noi negli ultimi dieci minuti. Per il resto, la partita è stata buona, sono felicissimo per la gente, perché queste partite le sentono particolarmente. Abbiamo reso felici tanti tifosi della Roma, la squadra, la società. Sono felice anche io, anche se da stasera devo pensare a come migliorare gli ultimi dieci minuti della partita».
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