Milannews24
·14 de junio de 2025
Giroud Milan, l’ex rossonero svela un clamoroso aneddoto su Paolo Maldini: il retroscena

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Oliver Giroud, l’esperto attaccante francese che ha recentemente fatto il suo ingresso nel Los Angeles FC, ha commentato con la sua solita schiettezza la scelta di Liam Delap, il promettente nuovo centravanti del Chelsea, di indossare la maglia numero 9 dei Blues. La decisione di Delap, un giovane attaccante con grandi aspettative sulle spalle, ha richiamato alla mente di Giroud la sua personale esperienza al Milan, quando anch’egli si trovò di fronte a una situazione simile, una scelta che molti avrebbero definito audace o persino sconsiderata.
La maglia numero 9, nel mondo del calcio, non è un numero come gli altri. È il simbolo per eccellenza del centravanti, del goleador, di colui che ha il compito primario di concretizzare le azioni della squadra e di segnare. Indossarla significa accettare un fardello di aspettative e una pressione immensa, specialmente in club di alto livello come il Chelsea o il Milan, dove la storia è ricca di leggende che l’hanno vestita. Per molti, la numero 9 è vista come una maglia “pesante”, quasi “maledetta”, capace di soffocare i talenti e di frustrare le carriere.
Proprio a questo proposito, Giroud ha condiviso un illuminante aneddoto risalente al suo arrivo al Milan. Ha rivelato un dialogo significativo avuto con la leggenda rossonera e allora direttore tecnico, Paolo Maldini. “Quando sono arrivato al Milan, Maldini mi ha avvertito che il numero 9 era stregato“, ha dichiarato Giroud, riportando le parole esatte dell’icona milanista. Questa ammonizione, lungi dal scoraggiare il centravanti francese, ha invece alimentato la sua determinazione. “L’ho preso comunque e gli ho dimostrato che si sbagliava”, ha aggiunto con un tono di orgoglio, sottolineando la sua caparbietà e la sua fiducia nelle proprie capacità. E in effetti, Giroud ha ampiamente dimostrato di poter portare il peso di quel numero, contribuendo in modo decisivo alla conquista dello Scudetto da parte del Milan e segnando gol cruciali che hanno cementato il suo status di idolo tra i tifosi rossoneri. La sua esperienza è un chiaro esempio di come la forza mentale e il talento possano superare qualsiasi superstizione o pressione esterna.
Passando a Delap, Giroud ha espresso una fiducia incondizionata nelle capacità del giovane attaccante. “Liam Delap ha molto talento, se la caverà benissimo”, ha affermato, riconoscendo le doti tecniche e il potenziale del giocatore. Questa dichiarazione non è solo un elogio, ma anche un incoraggiamento, quasi un passaggio di testimone da un veterano che ha sperimentato in prima persona le sfide e le gioie di indossare un numero così iconico. Giroud sembra voler trasmettere a Delap la stessa sicurezza e la stessa resilienza che lo hanno contraddistinto nella sua carriera. La scelta di Delap, quindi, non è solo un atto di coraggio, ma anche una dichiarazione di intenti, un segno della sua determinazione a lasciare il segno nel Chelsea e a onorare una maglia che ha visto passare alcuni dei più grandi attaccanti della storia del calcio. Sarà interessante vedere come il giovane attaccante gestirà questa grande opportunità e se, come Giroud, riuscirà a smentire le previsioni e a trasformare la “maledizione” in una benedizione.