Juventusnews24
·21 de septiembre de 2025
Graziani controcorrente su Verona Juve: «C’è un episodio su cui sono d’accordo con il direttore di gara». Il suo commento

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·21 de septiembre de 2025
Nel acceso dibattito post-partita di Verona-Juventus, si inserisce una voce autorevole e controcorrente: quella del campione del mondo 1982, Francesco “Ciccio” Graziani. Intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva, l’ex attaccante ha offerto una prospettiva diversa rispetto a molti altri opinionisti, analizzando con pragmatismo gli episodi arbitrali e dando un giudizio netto su quale squadra avrebbe meritato i tre punti.
A differenza di colleghi come Tacchinardi e Teotino, che hanno parlato di “classe arbitrale imbarazzante”, Graziani ha avuto un approccio più regolamentare, pur non escludendo l’errore sulla mancata espulsione di Orban. La sua visione sul calcio di rigore concesso contro Joao Mario è netta e in controtendenza.
GLI EPISODI ARBITRALI – «Il rosso a Orban ci poteva stare. Il rigore? Non c’è da discutere, il pallone tocca il braccio di Joao Mario. Non c’è più il concetto di volontarietà, il braccio staccato dal corpo spesso porta a questo tipo di decisioni».
La posizione di Graziani è pragmatica: pur non entrando nel merito della bellezza della regola, si attiene alla sua applicazione attuale. Secondo la sua lettura, con le direttive odierne, un braccio così largo è quasi sempre punibile, al di là dell’effettiva volontarietà del giocatore.
Ma il punto più interessante della sua analisi arriva quando valuta l’andamento generale della partita. Nonostante un giudizio meno severo sull’arbitraggio, il suo verdetto finale sul risultato premia la Juve più di quanto non abbiano fatto altri commentatori.
IL VERDETTO SULLA PARTITA – «Il Verona se l’è giocata alla pari con la Juventus, con il rischio anche di perderla. La Juve probabilmente avrebbe meritato la vittoria».
Ecco dunque il paradosso dell’analisi di Graziani. Pur “assolvendo” di fatto l’arbitro sull’episodio chiave del rigore, ritiene che, per quanto visto in campo nei novanta minuti, la squadra di Igor Tudor avrebbe meritato un risultato diverso e più favorevole. Un punto di vista originale, che sposta l’attenzione dalle polemiche al campo, e che, alla fine, riconosce alla Juventus di aver creato abbastanza per poter recriminare non solo per gli episodi, ma anche per il risultato finale.