Juventusnews24
·29 de septiembre de 2025
Guardalà critica quest’aspetto nella nuova Juve: «Cambiare ogni settimana riferimento in attacco non giova nessuno. Dal punto di vista del carattere…»

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La Juventus di Igor Tudor ha un doppio volto: una squadra dal grande carattere, capace di rimontare, ma anche una squadra che, troppo spesso, si trova costretta a inseguire. È questa l’analisi lucida del giornalista di Sky Sport, Giovanni Guardalà, che ha commentato il momento bianconero dopo il pareggio contro l’Atalanta.
Secondo Guardalà, la capacità della squadra di non mollare mai è un dato di fatto incontrovertibile. “Dal punto di vista del carattere, lo abbiamo detto più volte, evidentemente è una squadra che non molla”, ha affermato. Tuttavia, questa dote nasconde un problema di fondo: “è altrettanto vero che è una squadra che va spesso in svantaggio”. Gli episodi contro Inter, Borussia Dortmund e, da ultimo, Atalanta, lo dimostrano.
PAROLE – «Dal punto di vista del carattere, lo abbiamo detto più volte, evidentemente una squadra che non molla. Però è altrettanto vero che è una squadra che va spesso in svantaggio era successo con l’Inter, era successo col Borussia ed è successo anche ieri. Cambiare ogni settimana riferimento lì davanti secondo me, non giova né a chi gioca né ai compagni di squadra».
L’analisi del giornalista si è poi concentrata su un aspetto tattico che, a suo dire, non aiuta la squadra a trovare un equilibrio definitivo: la continua rotazione del centravanti. Con tre prime punte di livello come Vlahovic, David e Openda, Tudor sta alternando le sue scelte, ma questa strategia non convince pienamente Guardalà.
“Cambiare ogni settimana riferimento lì davanti secondo me, non giova né a chi gioca né ai compagni di squadra”, ha spiegato il giornalista. La sua ricetta è chiara: in questo momento, sarebbe più utile per la Juve che Tudor scegliesse un titolare designato, dandogli fiducia per due o tre partite consecutive per creare certezze e automatismi.
Secondo Guardalà, questa continua rotazione non permette né all’attaccante di turno di trovare il ritmo partita, né ai trequartisti alle sue spalle di adattarsi a un punto di riferimento stabile. Una situazione che contribuisce a rendere la manovra offensiva a tratti confusa e poco fluida.
In vista di un ciclo di partite terribile, con Villarreal e Milan alle porte, la gestione delle risorse sarà fondamentale. Ma, come suggerisce Guardalà, trovare delle gerarchie chiare in attacco potrebbe essere il primo passo per trasformare una squadra di carattere in una squadra anche solida e continua nel rendimento.