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Diego D'Avanzo·11 de octubre de 2025
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Diego D'Avanzo·11 de octubre de 2025
Arrivati alla sosta per le Nazionali si può tracciare un mini-bilancio dei primi due mesi per i nuovi acquisti: chi ha fatto bene e chi, invece, non sta rispettando le attese e si deve ancora ambientare.
Vediamo i colpi più costosi che stanno avendo delle difficoltà con le loro nuove squadre.
Pagato 74 milioni di euro dal Manchester United, Matheus Cunha dopo delle ottime annate con il Wolverhampton non si sta ripetendo in questo inizio di stagione: 7 partite, zero gol, zero assist e appena il 56% di minuti giocati sul totale a disposizione.
21 tiri di cui 8 nello specchio della porta, 1.3 xG creati ma zero reti realizzate. Numeri completamente diversi dalla scorsa stagione in cui era stato uno dei 5 giocatori più in over-performance d'Europa (qui la top 5).
Si tratta del suo avvio peggiore in Premier League (non contando la stagione in cui arrivò a gennaio dall'Atletico Madrid) a cui aggiungere l'eliminazione in Carabao Cup contro una squadra di 4° divisione: gara in cui Cunha ha giocato da titolare.
Anche l'ambientamento di Jonathan David (pagato 12.5 milioni di commissioni + 6 milioni netti e 2 di bonus) non sta andando per il meglio: dopo i primi sprazzi e le qualità nella gestione del pallone, l'attaccante ha accusato un'involuzione rapida, dovuta anche alle scelte di Tudor che non ha individuato un attaccante principale.
Per lui un gol all'esordio col Parma e un assist contro l'Inter, nella memoria recente però restano impressi gli errori che sono diventati virali: il gol sbagliato a porta vuota col Villarreal e lo scivolone goffo in area contro il Milan.
Il giudizio non è definitivo ma la sua partenza è insufficiente: "Openda e David devono capire che il campionato italiano è molto diverso dagli altri in cui hanno giocato per mentalità, sistema, idea di gioco", parola di David Trezeguet.
Florian Wirtz dopo essere stato pagato 137 milioni di euro in estate, deve ancora trovare il primo gol con il Liverpool mentre ha fornito solo un assist nel Community Shield perso con il Crystal Palace.
Il classe 2003 sta faticando in zona offensiva ma è molto coinvolto nel gioco del Liverpool, riceve palla in posizione nettamente più arretrata rispetto ai tempi del Bayer Leverkusen e gli viene richiesto un triplo lavoro: impostazione, aggressione e rincorsa con licenza di svariare su entrambe le fasce.
L'aspetto principale sta proprio in questo termine: Wirtz ha la "licenza" di attaccare in modo creativo ma, in queste prime gare, non è stato il suo compito principale. I numeri lo evidenziano: è il 5° giocatore in Premier per distanza percorsa e il 1° in assoluto del Liverpool, compiti non proprio da fantasista.
Se il Borussia Dortmund è partito alla grande in Bundesliga, non si può dire lo stesso per Jobe Bellingham: appena 301 minuti giocati, solo 3 partite da titolare, 0 gol e 0 assist a referto.
Il centocampista comprato per 38 milioni dal Sunderland ha faticato a trovare continuità e, quando schierato dall'inizio, non ha fornito grandi prestazioni. L'allenatore Niko Kovac lo sta proteggendo dagli attacchi esterni nonostante qualche ingerenza della famiglia.
Infatti i genitori di Jobe sarebbero stati banditi dallo spogliatoio dopo aver avuto un confronto accesso con Kovac, direttamente dopo la gara contro il St Pauli in cui Bellingham era stato sostituito. Il giocatore ha solo 20 anni e ha tempo per scrollarsi di dosso la situazione, ma l'ambiente intorno a lui non è dei migliori.
Le aspettative verso Lucas Chevalier sembrano rispettate finora: un portiere nettamente migliore coi piedi rispetto a Donnarumma ma anche un "paratore" meno efficace di Gigio.
Costato 40 milioni in estate, il portiere francese ha concesso 8 gol tra tutte le competizioni a fronte di un Post-shot xG di 4.7 nonostante i 5 clean sheet: una netta under-performance. In particolare sono saltati all'occhio l'errore nel Classique contro il Marsiglia e quello sul gol di Ethan Mbappé contro il Lille.
Il confronto con Donnarumma è inevitabile e almeno per questa stagione se lo dovrà portare sulle spalle, sempre tenendo a mente che il suo acquisto è dovuto, in larga parte, alle sue qualità coi piedi: "Tocca molti palloni, è davvero l'undicesimo uomo", per citare il video-analista di Courtois, Thierry Barnerat.
📸 Justin Setterfield - 2025 Getty Images
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