Ibrahimovic allo scoperto: «Ecco cos’è successo nello spogliatoio dopo Juve Milan! Allegri un vincente, ho litigato tante volte con lui. Vi svelo questo su Capello» | OneFootball

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·11 de octubre de 2025

Ibrahimovic allo scoperto: «Ecco cos’è successo nello spogliatoio dopo Juve Milan! Allegri un vincente, ho litigato tante volte con lui. Vi svelo questo su Capello»

Imagen del artículo:Ibrahimovic allo scoperto: «Ecco cos’è successo nello spogliatoio dopo Juve Milan! Allegri un vincente, ho litigato tante volte con lui. Vi svelo questo su Capello»

Ibrahimovic è intervenuto al Festival dello Sport di Trento. Le sue dichiarazioni che toccano anche alcuni temi della Juventus

Intervenuto al Festival dello Sport di Trento, Zlatan Ibrahimovic, Senior Advisor del Milan, ha rilasciato queste dichiarazioni, intervenendo anche sul post Juve Milan terminato 0-0 domenica scorsa all’Allianz Stadium.

COSA FA OGGI IBRAHIMOVIC – «Oggi sono un rappresentante di RedBird, fondo proprietario del Milan. Cerco di aiutare tutti a fare meglio. Poi mi alleno sempre e ho altri progetti. Dopo l’addio al calcio deve fare sempre qualcosa per sentirmi vivo, anche se non c’è più l’adrenalina di quando ero un calciatore».


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RIPOSO DURATO POCO – «E’ durato solo tre mesi. Poi sono entrati in questo nuovo ruolo. Dopo un anno ho tagliato i capelli, tra un anno sarò pelato».

DOVE VIVE OGGI – «L’80% del tempo sono in Italia. Ogni giorno mi alzo, mi alleno e poi vado a Milanello o a Casa Milan. Poi viaggio tanto, vogliono scoprire il mondo che mi ha aperto Cardinale. Voglio fare nuove esperienze per crescere».

COME MAI NON HA UN UFFICIO A CASA MILAN – «Perchè voglio essere più aperto. Se ho qualche appuntamento vado dalla persona che devo vedere».

CARDINALE – «Cardinale mi ha convinto dopo 5-6 appuntamenti. Ho chiesto tre cose: un progetto a lungo termine, vincere perchè io voglio vincere sempre. La terza cosa è che volevo essere sempre me stesso».

MILAN ATTUALE – «Stiamo andando bene. E’ arrivato Allegri, è un allenatore vincente, ha portato la sua esperienza, equilibrio e stabilità. La società ha fatto una squadra competitiva. Ora facciamo un passo alla volta, tutti uniti per mettere Max nella migliori condizioni di fare bene».

CRITICHE AD ALLEGRI PERCHE’ GIOCA MALE – «Il Milan deve vincere, finchè vinciamo queste critiche si allontanano. Quando non vinci invece si avvicinano. Tutti ti giudicano per i risultati. Questo Milan sta giocando bene, è un bel mix, ci sono tanti talenti. Non è vero che gioca male».

SE HA LITIGATO CON ALLEGRI – «Tante volte. Tanti si ricordano di quello che è successo a Londra con l’Arsenal dopo aver vinto 4-0 in casa e perso 3-0 al ritorno. Quando perdo non sono felice. Non mi ricordo se mi aveva fatto una battuta, io gli ho detto che aveva portato due portieri in panchina e lui mi ha risposto che avevo giocato male. E da lì è partito tutto. Con due vincenti sono cose che succedono, sono cose normale. Certe cose non dovrebbero uscire sui giornali, per la gente magari sembrano cose non normali, ma per noi lo sono. Soprattutto per me».

COSA E’ SUCCESSO DOPO LA JUVE – «Dopo la Juve ero nello spogliatoio con tutta la dirigenza, la squadra e l’allenatore. Erano tutti arrabbiati perchè era una partita che si poteva vincere. Nessuno entra nell’area di competenza di Allegri. Max era arrabbiato, come lo eravamo tutti. Dopo la partita ognuno è pieno di adrenalina, non ti danno la stessa risposta il giorno dopo. Bisogna stare attenti a quando si parla dopo la partita. C’è chi è deluso, c’è chi è arrabbiato, ognuno deve avere il suo spazio. Posso dire che tutti erano arrabbiati».

LEAO – «Si parla di Leao perchè è forte, altrimenti non si parlerebbe. Quando abbiamo vinto lo scudetto per me Leao lo ha vinto da solo, faceva la differenza da fenomeno. Ci aspettiamo tanto da lui perché è uno dei più forti al mondo».

MODRIC – «E’ un maestro. Quando entra in campo, lui è il calcio, non gioca a calcio. Ha fatto una carriera incredibile. Alla fine dello scorso campionato abbiamo detto che serviva più esperienza. Abbiamo preso prima l’allenatore, poi Modric. Ancelotti ci ha detto che era l’unico giocatore del Real che non si era mai fatto male. Ha una mentalità incredibile. L’esultanza dopo Milan-Napoli dice tutto. E’ passione, identità, è un maestro. Se c’era lui quando giocavo avrei allungato la mia carriera di un paio di anni. Siamo molto contenti di Luka, non solo per quello che fa in campo. Avere vicino uno come Modric ti porta a fare di più. Se in campo lui corre, gli altri lo vedono e poi corrono il doppio».

SCUDETTO CON PIOLI UNA DELLE PIU’ GRANDE SODDISFAZIONI – «Ci sono squadre con più giovani, come il PSG, altre come la nostra che sono un mix tra gente di esperienza e giovani talenti. Prima di tornare al Milan nel 2020, era un progetto di giovani. Mi hanno preso perchè mancava gente di esperienza. Hanno pensato a me, ma in realtà sono io che ho pensato al Milan. Ho conosciuto Pioli e, come ho detto a Modric, mi ha detto che dovevo essere la guida della squadra. Io ero leader dentro e fuori dal campo, il mio modo di fare può sembrare cattivo, ma per me è normale. Quando non andavano bene le cose andavo io davanti alle telecamere. Se avessi potuto giocare con Modric sarebbe stata una bella cosa».

MOURINHO E GUARDIOLA – Hanno cambiato il calcio. Ho avuto entrambi, sono cresciuto con tutti e due. Hanno fatto la storia. Mi hanno voluto entrambi in squadra. Sono due persone diverse, Mourinho era tutto mentale, ti entrava in testa. Uno crede in un tipo di gioco e uno in un altro. Se ho perdonato Guardiola? Lui ha avuto problemi, non io. L’ho incontrato a New York ed era felice di vedermi».

L’ALLENATORE PIU’ IMPORTANTE DELLA SUA CARRIERA – «Io dico sempre Capello. E’ lui che mi ha fatto fare lo step da grande giocatore a fuoriclasse. Da lì è iniziato un nuovo percorso per me. Capello era un allenatore che ti alza e poi ti rimette con i piedi per terra. Era il suo modo di lavorare con me, non con tutti. Lui entrava nella testa di tutti i giocatori e is faceva seguire. Capello mi ha trasformato da giocatore normale ad animale».

GATTUSO CT – «Gli auguro il meglio. E’ uno che ti carica e adrenalina, ha una mentalità forte. Gli auguro di fare il meglio possibile in nazionale. L’Italia ha sofferto negli ultimi anni senza andare ai Mondiali. L’Italia dovrebbe andare ad ogni Mondiale ed Europeo. Ma tutto parte dalle nazionali giovanili. Abbiamo creato Milan Futuro per creare nuovi giocatori, soprattutto italiani. Al Milan stiamo cercando di far crescere i talenti e farli diventare dei fuoriclasse».

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