Inter Campus nel sud est del Messico, immersi nella civiltà Maya | OneFootball

Siamo nella Penisola dello Yucatán dove il clima tropicale spesso interrompe gli allenamenti con piogge torrenziali improvvise e dove si alternano cieli tersi con nuvole basse.

Durante un allenamento pomeridiano nel remoto villaggio Maya di Kancabdzonot, due bambine di circa 11 anni si avvicinano al loro allenatore chiedendo di poter andare a casa prima del calar del sole. Uno dei principali problemi che devono affrontare i discendenti delle popolazioni indigene è la mancanza di accesso ai servizi di base come acqua potabile, elettricità e assistenza sanitaria. Molte comunità sono ancora prive di infrastrutture di base che consentano loro di vivere con dignità e sicurezza. Per questo tornare a casa tardi significa camminare con il buio e non poter sbrigare le faccende di casa.

L'esclusione sociale e la povertà colpiscono molte comunità locali, ostacolandone lo sviluppo e il benessere. È essenziale affrontare queste sfide in modo completo e lavorare con il partner locale per trovare soluzioni che promuovano lo sviluppo e l'emancipazione del popolo Maya in Messico. L’approccio inclusivo di Inter Campus, che non si limita all’allenamento in sé ma si estende al benessere sociale delle aree di intervento, è un contributo importante nella crescita di questi bambini.

Più a sud, sulla costa orientale della penisola dello Yucatán, nello Stato di Quintana Roo, si trova il secondo nucleo. Lasciandoci alle spalle la zona turistica della riviera Maya, attraversando la zona della laguna di Nichupté, habitat naturale di coccodrilli e mangrovie, procediamo in auto nell'entroterra rurale. Dopo circa 80 chilometri raggiungiamo la piccola comunità chiamata Agua Azul.

Qui, così come in molte altre zone della penisola, il nostro partner, la fondazione "Iniciativa Haz", svolge interventi di carattere sociale con la finalità di sostenere lo sviluppo della piccola realtà attraverso la realizzazione di opere di costruzione o ristrutturazione di scuole, asili.

Inter Campus e la fondazione utilizzano il gioco del calcio per favorire obiettivi educativi che possano favorire lo sviluppo delle nuove generazioni nel rispetto della cultura e tradizioni locali.

Durante la missione di luglio si è svolto il primo torneo tra tutti bambini del progetto, nel nucleo di Kancabdzonot, dove i suoi 60 bambini hanno accolto i venti provenienti in autobus dal nucleo di Agua Azul.

Diosboʼotik (grazie)!