Inter, nerazzurri alla prova Atalanta: Chivu tra gestione dello spogliatoio, scelte tattiche e ambizione | OneFootball

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·27 de diciembre de 2025

Inter, nerazzurri alla prova Atalanta: Chivu tra gestione dello spogliatoio, scelte tattiche e ambizione

Imagen del artículo:Inter, nerazzurri alla prova Atalanta: Chivu tra gestione dello spogliatoio, scelte tattiche e ambizione

Alla vigilia di Atalanta-Inter, Cristian Chivu ha fatto il punto in conferenza stampa affrontando temi tecnici, individuali e motivazionali. Dalla condizione di Calhanoglu alla gestione di Frattesi, passando per l’assenza pesante di Dumfries e il momento della squadra, il tecnico nerazzurro ha mostrato lucidità, fermezza e una visione chiara del percorso da seguire.

Inter, nerazzurri alla prova Atalanta: Chivu tra gestione dello spogliatoio, scelte tattiche e ambizione

Una delle notizie principali riguarda il centrocampista turco. Chivu ha confermato che Calhanoglu è a disposizione, dopo aver ritrovato continuità negli allenamenti successivi alla Supercoppa. Una risorsa fondamentale in vista di un match ad alta intensità come quello contro l’Atalanta.


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Capitolo portiere: Martinez potrebbe tornare protagonista. “A gennaio c’è un calendario impegnativo, avremo modo di rivederlo”, ha spiegato l’allenatore, lasciando intendere una possibile gestione ragionata delle energie tra i pali.

Dumfries out, fiducia a Luis Henrique

L’assenza di Dumfries pesa, non solo per l’apporto offensivo ma anche per l’impatto sul gruppo. Tuttavia Chivu ha ribadito la fiducia in Luis Henrique, definendolo all’altezza del contesto nonostante le pressioni: “Dal punto di vista tattico e della prestazione non ha fatto meno dei compagni”.

Sono stati valutati anche altri adattamenti, con Carlos Augusto e Diouf testati sulla corsia destra, ma senza stravolgimenti. La priorità resta l’equilibrio della squadra.

Frattesi, meno spazio ma nessun caso

Tema delicato quello legato a Davide Frattesi, sul quale Chivu ha scelto una linea netta e protettiva: “Per vari motivi ha giocato meno di quanto qualcuno si aspettasse, ma non posso raccontare tutto. Ci sono cose che devono rimanere nello spogliatoio”.

L’idea tattica era quella di utilizzarlo più vicino alla porta, per valorizzarne gli inserimenti, ma alcune dinamiche interne restano riservate. Un messaggio chiaro sul rispetto dei ruoli e della privacy del gruppo.

Spogliatoio, responsabilità e crescita mentale

L’allenatore ha insistito molto sull’aspetto umano e gestionale. “Le cose che si dicono dentro lo spogliatoio si dicono in faccia”, ha sottolineato, ribadendo l’importanza di critica e autocritica interne, senza esposizioni mediatiche inutili.

L’Inter, secondo Chivu, deve imparare a convivere con frustrazione, percezioni esterne e qualche episodio sfavorevole, senza perdere identità: l’obiettivo è aggiungere, non snaturare.

L’Atalanta come banco di prova

La sfida di Bergamo viene considerata uno dei test più complessi del campionato. “È sempre stata una partita ostica”, ha ricordato Chivu, riconoscendo il lavoro costruito negli anni e la continuità trovata ora con Palladino. Intensità, ritmo e organizzazione difensiva saranno fattori chiave.

Serviranno coraggio, concentrazione e la capacità di uscire dalla zona di comfort, soprattutto nei big match, per fare quel salto di qualità che ancora manca.

Ambizione, dignità e identità Inter

Nel suo bilancio personale e di squadra, Chivu ha evitato protagonismi: “Non parlo mai di me, ma della squadra”. Ha però ribadito concetti forti come dignità, lealtà e ambizione, elementi che guidano il suo lavoro quotidiano.

L’Inter non è perfetta, non è un cantiere aperto, ma una squadra consapevole dei propri limiti e determinata a colmarli, sul piano tattico e mentale.

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