Calcionews24
·8 de septiembre de 2025
Israele-Italia 4-5 folle: 9 gol, 2 autoreti e 0 difese. Ma Gattuso vince e vede almeno i playoff

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·8 de septiembre de 2025
Una partita folle, indimenticabile, al termine della quale contano solo i tre punti. L’Italia di Gennaro Gattuso espugna Debrecen al termine di una battaglia epica, battendo Israele per 5-4 grazie a un gol di Sandro Tonali in pieno recupero che ha deciso un match dalle mille emozioni. Una vittoria pesantissima che ipoteca il secondo posto nel girone di qualificazione ai Mondiali 2026.
Eppure, l’inizio era stato da incubo. Come nella gara d’andata, gli Azzurri hanno approcciato malissimo la partita, apparendo confusi e subendo l’aggressività di Israele. Dopo un gol annullato ai padroni di casa, la pressione si è concretizzata al 15′ con la sfortunata autorete di Manuel Locatelli. La reazione italiana, confusionaria all’inizio, si è accesa dopo la mezz’ora: prima una traversa dello stesso Locatelli, poi al 43′ il pareggio di Moise Kean, che ha permesso di chiudere il primo tempo sull’1-1.
La ripresa si è aperta con lo stesso copione: Israele ha trovato subito il nuovo vantaggio con Dor Peretz. A differenza del primo tempo, però, la reazione azzurra è stata immediata, veemente e letale. In quattro minuti, l’Italia ha ribaltato tutto: prima Kean ha siglato la doppietta personale sfruttando un errore difensivo per il 2-2, poi Matteo Politano ha finalizzato una sponda di Retegui per il primo vantaggio azzurro (3-2).
Sembrava l’inizio di una gestione più tranquilla, ma il finale è stato un thriller. All’81’, il neo-entrato Raspadori ha segnato il gol del 4-2 che sembrava chiudere i conti. Invece, l’Italia si è incredibilmente spenta: un’autorete di Bastoni (87′) e il nuovo pareggio di Dor Peretz (90′) hanno gelato gli Azzurri, portando il punteggio sul 4-4. Quando tutto sembrava perduto, in pieno recupero, un tiro-cross di Sandro Tonali ha beffato il portiere israeliano, fissando il risultato sul definitivo 5-4. Un successo sofferto ma fondamentale, che mostra il carattere di una squadra ancora imperfetta ma capace di non mollare mai.