DirettaCalcioMercato
·18 de noviembre de 2025
Italia, cosa serve per il Mondiale? Pio può crescere ancora, Chiesa manca tanto. Da dove nasce la crisi

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Un passo avanti e due indietro, questo il quadro che rappresenta L’Italia da quella magica notte del 9 luglio 2006. Campioni del Mondo, ma da lì è partita la crisi.
L’Italia attuale non partecipa a un Mondiale dal 2014. 2 volte di fila è saltata la qualificazione e non è detto non si ripeta per la terza volta. Le ultime 2 partecipazioni a tale competizione hanno portato a risultati impietosi: un 4⁰ e un 3⁰ posto ai gironi, nonostante le squadre abbordabili. Più si va in alto e più la caduta diventa dolorosa e, questo, è il caso della nostra nazionale. La Norvegia nel girone di qualificazione è stata perfetta. Non perdono da oltre un anno (dal 13 ottobre 2024 contro l’Austria), ma ciò non significa doverci perdere 3-0 e 1-4. A meno che non dovessero esserci cambi di rotta improvvisi, un rendimento simile nella Coppa del Mondo non è accettabile. Vediamo chi potrebbe entrare e chi potrebbe uscire dalla rosa degli azzurri.
Da qui ai playoff che gli azzurri dovranno affrontare potrebbero cambiare molti interpreti. Si presuppone una conferma per Pio Esposito e potrebbero venir convocati Zaniolo, Pellegrini e Chiesa. Da includere anche Palestra del Cagliari, Udogie, Savona e Cancellieri. In bilico i nomi di Scamacca, Frattesi, Gabbia, Raspadori e Piccoli.
Fondamentali potrebbero rivelarsi le accelerazioni e i cambi di direzione di Federico Chiesa. Richiesta a grandissima voce la sua titolarità a Liverpool, Gattuso si è espresso così sul giocatore: “Chiesa? Devo rispettare ciò che mi dice. Parlo spesso con lui, vanno rispettate le scelte e le problematiche che ognuno di noi ha. Devo rispettare ciò che mi dice. Altro non posso dire. La scelta di non venire è sua”.
Pio Esposito su tutti ha un margine di crescita altissimo. Ricordiamoci che ha segnato 3 gol in 5 partite in nazionale a 20 anni. Un profilo come il suo in Italia non c’è. Non per caratteristiche tecniche e fisiche, quanto di prospettiva. Con l’Inter 3 gol e 4 assist in 15 presenze, da non titolare sono ottimi numeri, specialmente in 734 minuti (l’equivalente di 8 partite da 90 minuti). Bravissimo Gattuso a difendere l’immagine del classe 2005, date le seguenti dichiarazioni prima del match contro la Norvegia: “Lui deve giocare senza farsi prendere dalla pressione. È un ragazzo giovane che sta dimostrando tantissime cose. Pio non deve dimostrare nulla domani, deve fare il Pio e aiutare, battagliare, pedalare… Poi, se c’è l’occasione, anche buttarla dentro”.









































