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·28 de diciembre de 2025

Italia, dalla frattura Spalletti al progetto Gattuso: Azzurri ai playoff per evitare il terzo Mondiale mancato

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Il 2025 è stato un anno di transizione complesso e doloroso per la Nazionale italiana. Dodici mesi segnati da tensioni, cambi di rotta e risultati altalenanti, culminati con il passaggio di consegne tra Luciano Spalletti e Gennaro Gattuso.

Italia, dalla frattura Spalletti al progetto Gattuso: Azzurri ai playoff per evitare il terzo Mondiale mancato

Un cambio di guida tecnica che non ha ancora risolto il nodo centrale: l’Italia dovrà passare dai playoff per inseguire il Mondiale 2026 ed evitare un terzo fallimento consecutivo che avrebbe conseguenze devastanti per l’intero movimento calcistico nazionale.


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La fine dell’era Spalletti: un epilogo annunciato

Il ciclo di Luciano Spalletti si è chiuso in modo traumatico. Dopo la delusione agli Europei 2024, la sua posizione aveva iniziato a vacillare nonostante un percorso tutto sommato positivo nella Nations League. I segnali di crisi sono diventati evidenti nei quarti di finale contro la Germania, giocati a marzo.

La sconfitta per “2-1 in rimonta” in Italia e il “3-3 in rimonta” in Germania, dopo un primo tempo chiuso sotto 0-3, hanno mostrato una squadra fragile, capace di orgoglio ma priva di continuità. L’eliminazione dalle Final Four è stata solo il preludio alla tempesta.

Il colpo definitivo arriva a giugno, con l’avvio delle qualificazioni ai Mondiali 2026 e lo scontro diretto con la Norvegia. L’Italia si presenta all’appuntamento in condizioni precarie, falcidiata dagli infortuni e dalle tensioni interne: fuori Buongiorno, Calafiori e Gabbia, Acerbi rifiuta la convocazione, Kean è indisponibile. Il risultato è un pesante “3-0” incassato contro Haaland e compagni, che sancisce la rottura definitiva tra Spalletti, squadra e Federazione.

Nel giro di poche ore arriva l’esonero. Paradossalmente, è lo stesso Spalletti ad annunciarlo in conferenza stampa, alla vigilia della sfida con la Moldavia. Un gesto che spiazza anche il presidente Gravina. Il tecnico toscano guida comunque gli Azzurri da esonerato alla vittoria per “2-0”, prima di salutare definitivamente Coverciano.

L’arrivo di Gattuso: identità, appartenenza e pressione massima

Il 15 giugno 2025 la FIGC ufficializza Gennaro Gattuso come nuovo commissario tecnico, il 23° nella storia della Nazionale. Una scelta fortemente sostenuta da Gianluigi Buffon, oggi team manager azzurro e simbolo di quello spirito del 2006 che la Federazione vuole ritrovare.

Gattuso viene preferito a profili come Fabio Cannavaro, Daniele De Rossi e a un clamoroso ritorno di Roberto Mancini, che aveva tentato di ricucire lo strappo del 2023. L’idea è chiara: riportare senso di appartenenza, sacrificio e compattezza in un gruppo apparso smarrito.

“Ringhio sa che la pressione è enorme e che fallire ancora sarebbe una catastrofe”, è il pensiero che accompagna il suo insediamento.

Qualificazioni Mondiali: vittorie utili, ma non decisive

Gattuso eredita una situazione quasi compromessa. La Norvegia viaggia a punteggio pieno, con una differenza reti che mette al riparo da qualsiasi ribaltone. Nonostante ciò, il nuovo ct riesce a dare una scossa emotiva alla squadra, guidandola a cinque vittorie consecutive contro Israele, Moldavia ed Estonia.

Il gruppo ritrova compattezza, ma il verdetto definitivo arriva nello scontro diretto: la sconfitta per “1-4” contro la Norvegia certifica il primo posto degli scandinavi e spedisce l’Italia ai playoff.

Marzo 2026: il percorso a ostacoli verso il Mondiale

Lo scenario riporta alla mente gli incubi del 2018 e del 2022. A marzo 2026 l’Italia affronterà l’Irlanda del Nord in gara secca a Bergamo. In caso di successo, la finale playoff sarà in trasferta contro una tra Galles e Bosnia Erzegovina.

Un cammino complicato, ma non impossibile. La FIGC sta valutando l’organizzazione di uno stage dedicato per Gattuso, soluzione tutt’altro che semplice vista la congestione del calendario tra Serie A e coppe europee.

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