Juventusnews24
·18 de noviembre de 2025
Iuliano torna ancora su quell’episodio del rigore non dato con Ronaldo in Juve Inter: «Mi fa ridere…Ho anche incontrato Ceccarini, ecco quale fu il problema»

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Al podcast Centrocampo, l’ex difensore bianconero Mark Iuliano è tornato a parlare dell’episodio del contatto tra lui e Ronaldo in Juve Inter del 1998, giudicato dall’arbitro Ceccarini non come un fallo da rigore. Le sue parole.
IL CONTATTO TRA ME E RONALDO NEL DERBY D’ITALIA TRA INTER E JUVE – «Mi fa ridere perché con Ronaldo ho giocato tante volte contro e ci siamo visti, non ne abbiamo mai parlato. E’ stata più una bomba mediatica esterna che colpiva più i tifosi e le società. Ha spaccato l’opinione pubblica ma io penso che nemmeno col VAR si potessero mettere d’accordo».
SE VEDO CONTRO DI ME UN EPISODIO DEL GENERE IMPRECO? – «Sì. Ma perché è nella nostra natura: in qualsiasi tipo di intervento il tifoso vuole rigore. Prima di guardare il replay reclamo il rigore. Non è questione di essere rigore o meno: quando gli arbitri ancora decidevano, si prendevano la responsabilità di fischiare quello che vedevano in collaborazione col guardalinee. Adesso i guardalinee sono diventati inutili e l’arbitro fischia rigore a priori e aspetta di essere chiamato dal VAR. Io lì ero fermo: non lo fermo, è lui che passa. Ma sai quanti interventi simili ci sono tutti i giorni e non fischiano quasi mai? Io l’ho rivista così: alla fine il focus è sempre stato su quel contatto lì. Un tifoso mi disse: “Tu non c’entravi niente, sai di chi è la colpa? Di Torricelli e Birindelli! Perché la palla è arrivata lì, non doveva arrivare lì”.
Era una palla lunga che non doveva nemmeno arrivare lì perché loro due si impicciano: non li avevo mai osservati, mi hanno messo alla gogna quando potevano rinviare loro (ride, ndr). Ronaldo andava a duemila, io ho detto sto lì e vediamo che succede. Io poi ho anche incontrato Ceccarini: il problema non fu il dare o non dare il rigore, perché noi eravamo una squadra talmente superiore all’Inter, levando Ronaldo non c’era paragone. E’ che dopo 30 secondi dai rigore alla Juve: con la buon’anima di Simoni che era in campo con tutta la panchina. Tu a rigor di norma devi sospendere la partita e cacciare tutti, non puoi stare in mezzo al campo. L’arbitro è andato in confusione, poi il rigore di West c’è. Si è montato un casino».









































