Juventusnews24
·27 de noviembre de 2025
Jeda ricorda il gol contro la Juve e mette in guardia il Cagliari per il match contro i bianconeri: «C’è un vantaggio, bisogna giocare una bella partita!»

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·27 de noviembre de 2025

L’ex attaccante del Cagliari, Jeda, è intervenuto ai microfoni di CagliariNews24 per analizzare la prossima sfida tra i sardi e la Juventus di Luciano Spalletti. Secondo Jeda, l’impegno ravvicinato dei bianconeri in Champions League è un fattore che può avvantaggiare la squadra isolana.
Jeda ha sottolineato che la Juventus e non avrà avuto il tempo sufficiente per riposarsi e allenarsi bene dopo la trasferta in Norvegia. Nonostante ciò, Jeda riconosce la grandezza dell’avversario: stiamo parlando di una grande squadra con ottimi giocatori e con un allenatore di grande esperienza come Spalletti, che sa come gestire le forze.
Il giudizio è però onesto: è chiaro che la Juve vista in Europa non è quella di un tempo. Jeda crede che il Cagliari abbia tutte le possibilità. La chiave non è l’attesa, ma l’atteggiamento: la formazione sarda deve pensare a giocare una bella partita, divertendosi anche contro una grande squadra e cercando di pensare meno al risultato e più al gioco.
Jeda ha poi condiviso il ricordo del suo splendido gol siglato contro la Juve il 31 gennaio del 2009, una vittoria memorabile per i sardi. Oltre alla rete, il ricordo più bello fu il fischio finale: esserci resi conto che avevamo battuto la Juventus nel suo campo.
Ma l’episodio più iconico fu la reazione del presidente Massimo Cellino. Jeda ha raccontato che l’episodio non fu documentato dalla telecamera: Cellino si girò e lo abbracciò, in uno stato di felicità estrema.
PAROLE – «E’ uno di quei fattori che possono aiutare il Cagliari perché la Juventus deve ancora tornare dal Nord Europa! Oltre a ciò, non avranno avuto il tempo di riposarsi e di allenarsi bene, ma stiamo parlando di una grande squadra con ottimi giocatori e con un allenatore di grande esperienza. Sicuramente sa come gestire le forze e come preparare la partita, è chiaro che la Juve vista in Europa non è quella di un tempo. Penso che il Cagliari abbia tutte le possibilità, l’unica cosa è che arrivare là e giocare la gara di attesa rischi di più. La formazione sarda deve pensare a giocare una bella partita, divertendosi anche contro una grande squadra e cercare di pensare meno al risultato e più al “gioco”. L’impegno in Champions dei bianconeri può essere, appunto, un fattore che può avvantaggiare in qualche maniera il Cagliari. Chiaramente oltre al gol, il fischio finale è stato molto bello! Esserci resi conto che avevamo battuto la Juventus nel suo campo. Ricordo l’immagine dei miei compagni proprio nel finale: è stato il ricordo più bello. Di quella squadra, ovviamente, i ricordi non sono solo quelli. Vedere Cellino molto felice (evento raro) per me è stata una delle cose più iconiche di quel momento. Non è stato documentato dalla telecamera, noi eravamo nei pressi dello spogliatoio. Io camminavo dietro, lui davanti a me, si gira e mi abbraccia: era di una felicità estrema».









































