Juve Premier League International Cup: gli spunti interessanti dalla vittoria contro il Leicester | OneFootball

Juve Premier League International Cup: gli appunti dalla vittoria dei bianconeri contro il Leicester, ecco chi ha stupito

La Juventus ha iniziato nel migliore dei modi il suo percorso nella Premier League International Cup, superando 2-1 il Leicester in un match intenso e combattuto. I bianconeri hanno dimostrato solidità difensiva, capacità di gestione e qualità tecnica, ma più che il risultato a impressionare sono stati i singoli protagonisti della squadra.

Il primo tempo è stato equilibrato, con la Juventus subito propositiva. Amaradio ha provato a sbloccare il risultato già al 2’ su calcio piazzato, senza trovare la porta, mentre Savio ha costretto Donohue a deviare in angolo con una splendida iniziativa personale. Pugno ha sfiorato il gol al 10’, ma il portiere inglese è stato attento a respingere. Il Leicester ha risposto con Golding e Pennant, ma la difesa bianconera, guidata da Van Aarle, De Brul e Bruno Martínez, ha tenuto con lucidità. Crapisto ha illuminato la manovra con giocate di qualità, mentre la squadra ha chiuso la prima frazione sullo 0-0.

Nella ripresa la Juventus ha preso il comando delle operazioni. Al 55’ Amaradio ha trovato il gol con un doppio tentativo su assist di Savio, un vero eagle di rapina. La gioia dei bianconeri è durata poco: il Leicester ha pareggiato immediatamente, ma al 62’ Pugno ha firmato il 2-1 con un gran sinistro da fuori area, mettendo in mostra sacrificio e lavoro a spallare la porta.

Juve Premier League International Cup, i protagonisti

Tra i protagonisti spiccano Crapisto, cervello della squadra, che gestisce i tempi di gioco con qualità e visione, e Savio, che con i suoi inserimenti e cross incisivi offre costante pericolosità sulle fasce. Van Aarle ha confermato solidità e fisicità in difesa, mentre Bruno Martínez ha mostrato maturità e precisione negli interventi. De Brul, nonostante la giovane età, si è imposto con sicurezza e duttilità.

Va sottolineato il ruolo di mister Spanò, direttore d’orchestra della squadra: indicazioni continue, correzioni tattiche e grande gestione dei movimenti hanno permesso ai giovani bianconeri di esprimersi al massimo. Pugno, infine, con la sua energia e la qualità del gol, rappresenta la punta di diamante di un gruppo che promette molto per il futuro della Juventus nella competizione.