Juve Udinese, quali saranno gli aggiustamenti di Brambilla? Le ultime novità di formazione in vista del match | OneFootball

Juve Udinese, quali saranno gli aggiustamenti di Brambilla? Tutte le novità in vista della sfida dei bianconeri

La Juventus riparte. Dopo l’esonero di Igor Tudor e in attesa dell’arrivo di Luciano Spalletti, stasera (ore 18:30) la panchina sarà occupata dal traghettatore Massimo Brambilla per la sfida cruciale contro l’Udinese. L’obiettivo del tecnico della Next Gen è uno solo: ritrovare una vittoria che manca da otto partite. Per farlo, Brambilla si affiderà a piccoli aggiustamenti, puntando su una squadra di esperienza ma con un occhio alla gestione delle energie.

Secondo La Gazzetta dello Sport, l’assetto iniziale non sarà una rivoluzione, ma un ritorno al modulo che la squadra ha utilizzato spesso: un 3-4-1-2 pronto a trasformarsi in 4-3-1-2 in corso d’opera.

L’AVVICINAMENTO A JUVE UDINESE

Juve Udinese: Brambilla conferma i tre mediani

Il cuore della manovra sarà a centrocampo, dove l’allenatore ad interim non intende rinunciare a tre interpreti. Manuel Locatelli sarà il regista, affiancato da Teun Koopmeiners e da Khéphren Thuram, che si muoverà in una posizione leggermente più esterna. Sull’altra fascia, quella destra, il jolly Weston McKennie è pronto a sgroppare, mentre Andrea Cambiaso presidierà la corsia opposta.

I dubbi principali, però, riguardano la difesa. Con Gleison Bremer e Juan Cabal fuori gioco, i centrali Pierre Kalulu e Lloyd Kelly sono stati sottoposti a un lavoro massacrante, con 11 presenze e 990 minuti giocati senza mai saltare un minuto tra campionato e Champions League.

L’impressione è che, per la prima volta, uno dei due possa riposare in vista del ciclo di partite, lasciando spazio in difesa ad Andrea Cambiaso (che verrebbe abbassato nel terzetto, con un’altra soluzione a tutta fascia). In questo scenario, Federico Gatti verrebbe schierato al centro della difesa.

La Juve di Brambilla sarà una squadra che punta sull’equilibrio e sul sacrificio, con l’obiettivo primario di sbloccarsi finalmente dopo 497 minuti senza gol e di lasciare un buon punto di partenza al suo imminente successore, Luciano Spalletti.