Calcio e Finanza
·2 de agosto de 2025
Kering vende il palazzo in via Monte Napoleone a Milano: operazione da oltre 1 miliardo con il Qatar

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·2 de agosto de 2025
Un anno complicato per il colosso del lusso Kering, proprietario di marchi come Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta e Balenciaga, che ha visto fatturato e relativo utile in calo nel primo semestre 2025 rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente.
Forse proprio per questo, come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, il gruppo guidato da François-Henri Pinault che è anche proprietario del Rennes, è in trattativa per la cessione del prestigioso palazzo di via Monte Napoleone a Milano.
Secondo indiscrezioni, Kering sarebbe in trattativa con la famiglia reale del Qatar, in particolare con un veicolo d’investimento riconducibile a Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani, zio dell’attuale emiro e figura chiave del ramo familiare, che detiene il controllo anche del City Football Group con al suo interno club come Manchester City, Palermo e Girona. Il Qatar, del resto, non è nuovo a investimenti immobiliari in Italia. Attraverso i propri fondi sovrani ha già speso oltre 5 miliardi di euro nel settore, tra cui l’acquisizione della Torre Unicredit a Milano.
L’operazione prevederebbe la cessione della maggioranza della società proprietaria dell’edificio per una valutazione vicina al prezzo d’acquisto di 1,3 miliardi di euro, che Kering ha speso per acquistarlo da Blackstone ad aprile 2024. Si tratta del più grande investimento mai realizzato in Italia su un singolo immobile, che ha determinato un’impennata nel valore di tutte le proprietà della zona: via Monte Napoleone è oggi la strada commerciale con gli affitti più alti al mondo, aumentati del 30% in due anni.
Negli ultimi anni, Kering ha speso circa 14 miliardi per acquisire marchi e immobili di prestigio. Ma questo shopping ha fatto lievitare il debito del gruppo fino a 10,5 miliardi di euro, proprio mentre l’intero settore del lusso cominciava a rallentare. Il colpo più duro lo ha subito Gucci, marchio di punta del gruppo, oggi in evidente difficoltà. In Borsa, Kering ha perso il 24% in 12 mesi, e la pressione degli investitori ha spinto il management ad avviare una revisione strategica del portafoglio.
Sono già stati ceduti gli outlet italiani e le partecipazioni in alcuni immobili di pregio a Parigi, Tokyo e New York, operazioni che hanno fruttato circa 800 milioni di euro. Ma secondo quanto dichiarato dal CEO Jean-Marc Duplaix in occasione della presentazione dei conti semestrali, nuove dismissioni potrebbero avvenire tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026. Tra queste potrebbe rientrare proprio via Monte Napoleone 8, un asset molto ambito sul mercato. L’edificio ospita, tra gli altri, Cova, Prada, una grande boutique di Yves Saint Laurent e il marchio di orologi Jaeger-LeCoultre.
La firma dell’accordo su via Monte Napoleone potrebbe essere uno dei primi atti ufficiali del nuovo CEO di Kering, l’ex numero uno di Renault, Luca de Meo, che assumerà il ruolo a settembre. Il suo incarico non inizierà sotto i migliori auspici visti i conti della semestrale. Infine, un altro dossier delicato riguarda Valentino. Kering detiene attualmente il 30% del brand accanto a Mayhoola, altra holding del Qatar. A partire dall’inizio del 2026, Mayhoola potrebbe esercitare l’opzione per vendere il restante 70% proprio al gruppo francese.
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