Calcio e Finanza
·16 de agosto de 2025
La Roma sfida il Neom, il club di una città che ancora non esiste

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·16 de agosto de 2025
Questo pomeriggio, sabato 16 agosto 2025, la Roma sfiderà in amichevole a Frosinone il Neom SC. Si tratta di un club calcistico dell’Arabia Saudita, rappresentante a tutti gli effetti di una città che non esiste, o meglio, non ancora: NEOM. Partendo dal club di calcio (in cui militano calciatori di alto livello come gli ex Lione Alexandre Lacazette e Saïd Benrahma), nel dicembre del 2023 il PIF – Public Investment Fund – fondo sovrano dell’Arabia Saudita, ha deciso di acquistare il modesto Al-Suqoor di Tabuk, una società che per tutta la sua esistenza ha militato fra il terzo e il quarto livello del calcio saudita, con una fugace apparizione in Saudi First Division, la Serie B locale.
Il primo passo della nuova proprietà è stato cambiare il nome della società in Neom SC. Poi PIF ha iniziato a pompare soldi nelle casse del club. Fino a fargli ottenere la promozione in Saudi Pro League. È un investimento a lunghissimo termine che ha poco a che vedere con il pallone.
«Il passaggio di proprietà del club rientra nei piani di privatizzazione delle società sportive del Regno, recentemente annunciati da Sua Altezza Reale Mohammed bin Salman, Principe ereditario e Primo ministro. Tali piani mirano a sviluppare e promuovere l’industria sportiva e a incoraggiare una maggiore partecipazione del settore privato, in linea con gli obiettivi della Saudi Vision 2030», si leggeva nella nota che annunciava il rebranding dell’Al-Suqoor di Tabuk in Neom SC.
Nel prossimo decennio il Neom SC – che gioca le sue partite al King Khalid Sport City Stadium a Tabuk – sarà trasferito a circa 150 chilometri più a ovest, in un’area futuristica che sorge nel bel mezzo del deserto lungo le coste del Mar Rosso a est dell’Egitto. Ed è proprio questo il punto più importante dell’intera faccenda. Quello di NEOM è un progetto senza precedenti e che va ben oltre il calcio: parliamo di una città futuristica da 500 miliardi di dollari presentata nel 2017 e che sta lentamente avanzando tra i vari siti che lo compongono. Costi che nel tempo sarebbero tuttavia esplosi, portando anche a tagli importanti rispetto alle opere inizialmente previste.
Il sito è immaginato come un centro di 10.200 miglia quadrate (26.500 chilometri quadrati) per la tecnologia e gli affari, completamente alimentato da energie rinnovabili. Oltre a fungere da centro per l’innovazione nel campo delle biotecnologie, la megalopoli dovrebbe essere anche una comunità di lusso con «porti turistici scintillanti», «parchi a tema da record», e «il giardino più grande del mondo».
Nell’ambito del progetto è stato comunicato nei mesi scorsi il completamento di Sindalah, un’isola resort nel Mar Rosso progettata dallo studio italiano Luca Dini Design and Architecture. Prima regione inaugurata di NEOM, il resort è descritto come una «destinazione isolana di lusso» situata a cinque chilometri dalla costa. Insieme a Sindalah, NEOM è composta da dieci mega-progetti diversi, di cui finora sono stati annunciati i dettagli di altri tre: Oxagon, Trojena, e certamente la più nota THE LINE.
Si tratta del progetto per una città lineare lunga 170 km e larga 200 metri, all’interno dell’area di NEOM. Si prevede che possa ospitare 9 milioni di residenti senza auto convenzionali, con tutti i servizi di base a una distanza di 5 minuti a piedi. Il 25 luglio 2022 il principe ereditario Mohammed Bin Salman, anche presidente del consiglio di amministrazione di NEOM, ha rilasciato una dichiarazione e un video promozionale, che ha portato a una copertura mediatica più ampia del progetto. Ciò ha anche sollevato interrogativi sui meriti del design e delle questioni ambientali, con i critici preoccupati che il progetto possa creare una struttura distopica e artificiale, che ha già spostato la tribù indigena Huwaitat e avrebbe un impatto sulla migrazione degli uccelli e della fauna selvatica.
A proposito dei lavori, il quotidiano statunitense Wall Street Journal ha avuto accesso a inizio 2025 a un documento interno di oltre 100 pagine che raccoglie i molti problemi del progetto NEOM (e di “The Line” in particolare). Alla base di quasi tutti c’è la volontà di non scontentare bin Salman: chi si è occupato del progetto, anche ai più alti livelli, ha nascosto reali difficoltà e costi, approvando e avviando piani irrealizzabili o non sostenibili economicamente.
Al momento è in corso la costruzione di un primo segmento di “The Line”, Hidden Marina: dovrebbe essere lungo 2,5 chilometri, con 80mila case e 9mila camere d’albergo, negozi e servizi. Dovrebbero renderlo una città autosufficiente da 200mila abitanti. Resta un progetto enorme, tanto che entro il 2034 si punta a completarne solo una parte, da un chilometro e mezzo, con uno stadio per i Mondiali di calcio (che l’Arabia Saudita ospiterà nel 2034).
Si tratterebbe proprio dello stadio del Neom SC. Sarà un’arena da 46mila posti situata a 350 metri di altezza, incastonata all’interno della città stessa.
A dicembre del 2024, la FIFA ha pubblicato un report dettagliato che analizza la candidatura dell’Arabia Saudita a ospitare i Mondiali del 2034. Il torneo si svolgerà nel Paese, che è anche l’unico candidato a ospitarlo per quell’anno, e per l’occasione sono previsti investimenti di altissimo livello che vanno ben oltre la realizzazione degli stadi.
Partendo dalla proposta presentata, la FIFA ha sottolineato che «sulla base dei risultati della valutazione tecnica, la candidatura dell’Arabia Saudita ha ottenuto un punteggio medio di 4,2 su 5. La FIFA ha determinato che la candidatura soddisfa i requisiti minimi di ospitalità richiesti per la valutazione tecnica del Mondiale 2034, qualificandosi così per essere presa in considerazione dal Consiglio FIFA e dal Congresso FIFA».
Tra gli aspetti più interessanti c’è sicuramente quello infrastrutturale, perché l’Arabia Saudita prevede la costruzione di ben 11 dei 15 stadi che ospiteranno la rassegna iridata. Solo quattro sono esistenti e in fase di riqualificazione, mentre gli altri sono in fase di realizzazione o programmati per il futuro. Questo l’elenco delle strutture:
Parlando dell’impianto che ospiterà il Neom SC, come si legge anche nel documento della FIFA, lo stadio sarà realizzato «in un distretto dedicato allo sport nella prima fase di THE LINE, uno progetto futuristico che si estende dal Mar Rosso e si basa su energia rinnovabile e trasporti sostenibili. Il nuovo stadio, che sarà un punto focale del progetto complessivo, sarà situato al livello superiore. La costruzione inizierà nel 2027 e sarà completata entro il 2032. La capacità totale prevista di 46.010 posti supera il requisito minimo di 40.000 posti richiesto per un impianto destinato ai quarti di finale».
«La documentazione per la candidatura sembra indicare l’allocazione degli spazi necessari in base ai piani condivisi, sebbene, similmente allo stadio Prince Mohammed bin Salman di Riyad, il design unico e la posizione dello stadio richiederanno adattamenti rispetto all’approccio operativo tradizionale. Ad esempio, le fondamenta, le pareti e il tetto dello stadio sono completamente integrati nel quartiere circostante, con i vari gruppi di utenti che accedono dagli spazi situati sotto lo stadio. Il design proposto per lo stadio e la sua integrazione con l’ambiente circostante sono attualmente concettuali e richiedono ulteriori analisi per valutarne collettivamente l’idoneità alle operazioni del Mondiale FIFA. Questo vale anche per l’integrazione dello stadio nell’area circostante in termini di flussi di accesso e hub di trasporto, per i quali è stato fornito uno studio concettuale sui flussi», ha spiegato l’organo di governo del calcio mondiale.
La FIFA sottolinea inoltre che «durante la visita di ispezione della nell’ottobre 2024, i piani dettagliati dello stadio sono stati presentati e discussi. Saranno essenziali ulteriori analisi, in particolare in termini di accesso, ingressi, uscite, evacuazione e installazione di strutture temporanee. L’integrazione dello stadio in THE LINE richiederà ulteriori approfondimenti per garantire logistica e flussi di accesso fluidi per le operazioni FIFA».
Avere certezze su quello che ne sarà di questo progetto entro il 2034 – e di conseguenza se e quando lo stadio sarà realizzato – è molto complicato, soprattutto considerando che i costi sono in continua crescita e che alcune idee appaiono difficili, se non impossibili, da concretizzare. Da parte sua, la società NEOM (si chiama come il progetto) sostiene che tutto stia procedendo secondo i piani e che nei prossimi mesi partirà la costruzione “in verticale”. Al momento è stata sospesa la realizzazione di una parte di linea ferroviaria che avrebbe dovuto essere costruita scavando un tunnel di circa 30 chilometri nella montagna.