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·3 de octubre de 2025

La Superlega tratta con l’UEFA: dal format alla tv, le novità proposte per una nuova Champions

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Negli ultimi mesi, UEFA e Superlega hanno intensificato le trattative per trovare un terreno comune e porre fine a un conflitto iniziato nel 2021. Secondo Mundo Deportivo, infatti, le discussioni, tenute in gran segreto, hanno visto coinvolti A22 – la società che rappresenta la Superlega – e i principali club promotori, tra cui Barcellona e Real Madrid, con l’obiettivo di arrivare a un accordo che modernizzi la Champions League senza creare una competizione parallela.

Le negoziazioni si sono concentrate su tre fronti principali: governance, piattaforma di trasmissione e formato della competizione. Dopo la sentenza favorevole del Tribunale di Giustizia dell’Unione Europea a dicembre 2024, A22 ha formalizzato una proposta per il riconoscimento di una competizione alternativa, spingendo UEFA e club a incontrarsi fino a sette volte, anche nella sede di Nyon.


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Il nuovo format proposto mantiene i 36 club qualificati tramite i campionati nazionali, ma li suddivide in due gruppi: il primo, con i 18 club di ranking UEFA più alto, giocherebbe otto partite nella prima fase, garantendo scontri di alto livello; il secondo, con le squadre classificate dal 19° al 36° posto, disputerebbe altre otto partite più equilibrate, determinate dal sorteggio. Al termine della fase a gironi, gli otto migliori del Gruppo 1 accederanno direttamente agli ottavi, mentre sedicesimi e ottavi verranno definiti in base alle classifiche, mantenendo il sistema di punteggio attuale e offrendo anche ai club meno blasonati reali possibilità di avanzare.

La proposta include anche il lancio della piattaforma UNIFY, che trasmetterebbe le partite gratuitamente con pubblicità geolocalizzate, affiancata da una versione premium senza annunci. Secondo le fonti, la soluzione è vista come un modo per modernizzare la fruizione dei contenuti, migliorare l’esperienza dei tifosi e incrementare i ricavi complessivi.

Le relazioni tra UEFA e Superlega, un tempo molto tese, appaiono oggi sostanzialmente migliorate. L’accordo non è ancora definitivo, ma l’offerta di A22 rappresenta un passo concreto verso una possibile convergenza. La decisione finale spetterà ora alla UEFA, con l’obiettivo di introdurre il nuovo formato a partire dal 2027, in concomitanza con il nuovo ciclo di commercializzazione dei diritti televisivi della Champions League.

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