🗣️ L’ad Carnevali: “Grosso può diventare un grande allenatore, Berardi è un campione. E su Laurienté 🤑…” | OneFootball

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·15 de diciembre de 2025

🗣️ L’ad Carnevali: “Grosso può diventare un grande allenatore, Berardi è un campione. E su Laurienté 🤑…”

Imagen del artículo:🗣️ L’ad Carnevali: “Grosso può diventare un grande allenatore, Berardi è un campione. E su Laurienté 🤑…”

Il direttore sportivo del Sassuolo, Giovanni Carnevali, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di GR Parlamento per ‘La Politica nel Pallone’. Di seguito le sue parole riportate da TMW:

LA PARTITA CON IL MILAN – “Sì, una partita comunque con emozioni. Penso che oggi il calcio sia bello quando c’è emozione perché necessita, da parte del pubblico, dei tifosi, di non perdere quello spirito che probabilmente in questi ultimi anni stiamo rischiando di perdere per cui penso che il fatto di poter venire a una partita così è una gara importante, ma non soltanto Milan-Sassuolo. Ho visto anche altre gare di ieri, sono stati incontri comunque interessanti”.


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GLI OBIETTIVI – “Noi abbiamo un obiettivo che è ben chiaro, l’obiettivo è quello di arrivare alla salvezza il più velocemente possibile, è chiaro che nel momento in cui, quando ci arriveremo, ci divertiremo per cercare di fare più punti possibili, però oggi siamo concentrati sul rimanere in Serie A, che non sarà facile, però diciamo che quello che stiamo dimostrando sul campo penso che siamo sulla strada giusta, però non dobbiamo guardarla tanto, dobbiamo cercare di portare avanti un po’ quelle che sono le nostre idee, divertirsi, cercare di fare più punti possibili, ed è normale che nel momento in cui tu ottieni un pareggio come quello di ieri qui alla Scala del calcio di San Siro ti dà tanto orgoglio e tante volte si vive anche di questo, di grandi soddisfazioni”.

Una telefonata Giuseppe Marotta l’ha fatta ieri?

“No, ultimamente non lo sto sentendo, sono impegnati su tutti i fronti”

Quanto sarebbe utile Giovanni Carnevali alla Fiorentina adesso?

“Ti ringrazio. La Fiorentina è un grande club, ma io ho l’opportunità di essere in un altro grande club come il Sassuolo calcio, soprattutto faccio parte di una società in cui c’è a capo una famiglia, e è una delle poche famiglie italiane che fa lavorare con un metodo di lavoro, posso dire speciale, perché per loro la società di calcio è come se fosse una delle tante aziende che loro hanno, ed è chiaro che poi bisogna portare i risultati. In Italia non è così facile, io conosco benissimo quello il nostro mondo calcistico, ma siamo anomali, per cui è qualcosa di speciale. lo reputo Sassuolo una grandissima società”.

Cosa vi ha portato a credere in Fabio Grosso?

“Il Sassuolo anche in passato ha avuto grandi allenatori, qui sono passati Massimiliano Allegri, Stefano Pioli, Roberto De Zerbi. lo credo che Fabio Grosso possa dare continuità anche a questo percorso di questi grandi mister, io ricordo benissimo che nel momento in cui noi siamo retrocessi con Fabio che al di là che lo conoscevamo bene, la scelta è ricaduta su di lui perché sia per quanto riguarda l’aspetto metodo di gioco, stili di gioco per cui tutto quello che lui può dimostrare e insegnare sul campo, lo conoscevamo anche bene sotto l’aspetto umano come persona che è una grandissima persona, c’è un grande feeling, nel momento in cui penso che tra società e mister ci sono le stesse idee, gli stessi obiettivi, la stessa volontà si possono fare delle buone cose, per cui non c’è soltanto l’aspetto tecnico ma c’è anche l’aspetto umano. lo sono convinto che Fabio Grosso ha tutte le caratteristiche, tutte le possibilità per poter diventare un grande allenatore, io penso che sia da tra i giovani uno dei migliori, se non il migliore che ci possa essere”.

Focus su Laurienté: e se il Milan per risolvere il problema dell’attaccante venisse a citofonare da Giovanni Carnevali?

“A chi citofona noi apriamo a tutti. Se il Milan o qualche altra società valutiamo, chiaro che noi nel mese di gennaio ci piacerebbe mantenere la squadra il più possibile così come adesso, però facciamo tutte le valutazioni, chiaramente non poniamo limite a nulla. Laurienté è un giocatore di grande qualità, abbiamo già avuto tutte le richieste nel passato anno, però abbiamo avuto anche la forza come società di trattenere i giocatori più forti per il campionato di Serie B, ma questi giocatori si sono dimostrati dei super professionisti, perché siamo retrocessi tutti assieme e tutti assieme dovevamo risalire in Serie A il più breve tempo possibile, ci siamo riusciti, però adesso è chiaro che può essere arrivato anche il momento in cui se ci sono delle opportunità, delle proposte interessanti di poterle tenere in considerazione”.

Saltato il trasferimento a luglio con il Sunderland per 20 milioni, adesso probabilmente ne vale molti di più. Qual è la richiesta del Sassuolo? 30 milioni?

“Possono bastare, ma non è tanto il discorso dei venti, dei trenta, ma di capire un po’ la società, i momenti, le situazioni, la possibilità. Perché nel momento in cui cedi un giocatore devi sapere con chi lo puoi rimpiazzare, perché ci sono dei momenti in cui lo puoi fare e dei momenti in cui non lo puoi fare, magari i momenti in cui hai più difficoltà puoi anche chiedere più denaro rispetto a quelli in cui puoi chiedere meno. Ogni trattativa, è difficile dire, i giocatori non hanno un cartellino attaccato al collo con il prezzo, si determinano di volta in volta, tante volte sono gli stessi procuratori che vogliono portare avanti queste trattative chiedendo quanto può costare, ma si dimenticano tante volte che i procuratori devono fare il loro mestiere e non devono fare il mestiere dei dirigenti, perché se fosse così allora avrei meno lavoro da fare io e non avrei necessità di avere un direttore sportivo. Per cui ognuno deve stare un po’ al suo posto e cercare di lavorare nel modo giusto e professionalmente corretto da parte di tutti”.

Quindi il titolo è Carnevali: ’30 milioni per Laurienté possono bastare’?

“No, se avessi detto anche 40-50-60 avrei detto sì, possono bastare. Non è quello perché in questo momento non c’è da dare un prezzo a un giocatore, è da fare una valutazione, come dicevo prima, per cui dobbiamo ragionare e capire perché ci possono essere dei momenti in cui tu puoi anche cedere un giocatore anche a un prezzo inferiore a quello che tu avevi in mente”.

Berardi è un simbolo del Sassuolo, ma resterà dov’è?

“lo ho sempre sperato che Berardi potesse continuare la sua carriera in questa società, nel Sassuolo, e ne sono ben felice. lo mi sento di dire questo, se io oggi fossi in un club importante penserei di acquistare Berardi perché Berardi è un campione per cui al di là dell’età penso sia nel momento migliore. Stiamo facendo bene anche senza di lui ma perché come sapete non è tante volte il giocatore che fa la differenza ma è la squadra. Se c’è una squadra ben organizzata ben venga avere Berardi sempre ma se non ce l’hai riesce anche tante volte a fare diversamente anche perché tutto sommato abbiamo avuto la possibilità di lanciare Volpato che è un ragazzo del 2003, giovane, di grande prospettiva e sono convinto che anche lui potrà fare una carriera importante”.

Un parere su Volpato?

“Diamogli il tempo per crescere, per maturare perché Volpato ha grandissime qualità, ha un potenziale importante, forse lui nemmeno lo sa, però è ancora un ragazzino, ancora giovane, deve ancora crescere anche sotto l’aspetto proprio mentale. lo penso che per Volpato sia importante avere dei giocatori di grande esperienza come abbiamo noi, ti faccio un esempio prima di Matic, può aiutarlo a crescere. Il mister lo sta toccando nelle corde giuste, se lui non sbaglia e non fa degli errori è un ragazzo sono sicuro che potremo avere un potenziale anche per il calcio azzurro perché è qualcosa di speciale questo ragazzo”.

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