Cagliarinews24
·6 de febrero de 2025
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Antonio Langella ha fatto grandi cose con i colori rossoblù, il tutto collezionando un totale di 136 presenze e 20 gol tra il 2002 ed il 2007. L’ex attaccante del Cagliari ha rilasciato un’intervista in esclusiva relativamente alla squadra allenata dal tecnico Davide Nicola verso la partita contro il Parma. Le sue parole:
Il Cagliari di Davide Nicola sta alternando prestazioni buone e frenate deludenti nel campionato di Serie A 2024-2025. Che idea si è fatto del percorso dei rossoblù finora? Si poteva fare di più?
«Si poteva fare di più dato che si ritrova ad un punto dalla zona caldissima della classifica, questo anche per la squadra ed i giocatori che ha. I campionati però sono sempre diversi e diciamo che a volte le è andata anche male perché il Cagliari è una squadra che gioca bene. Nella partita con la Lazio ha giocato male nel primo tempo ma nel secondo si è ripreso e tutto sommato poteva starci anche il pareggio. I rossoblù potevano fare di più e non ritrovarsi nella posizione che occupano adesso!».
Dopo la sconfitta contro la Lazio ora arriva un fondamentale scontro diretto all’Unipol Domus contro il Parma. Pensa che la squadra di Nicola riuscirà a vincere contro i ducali?
«Giocando in casa ed essendo uno scontro diretto penso che ci sia un solo risultato per il Cagliari. Non penso che sarà facile ma i rossoblù devono vincere nonostante la partita sia sempre da giocare. Si parte per vincere anche perché sarebbe un problema non farlo in questo scontro diretto. Detto ciò la squadra di Nicola deve pensare a se stessa e a vincere, affronta una squadra che gioca bene in difesa per poi ripartire in contropiede. Penso che questo potrebbe essere un problema per il Cagliari!».
Lei è sempre stato un giocatore che alle indubbie qualità tecniche abbinava un grande impegno a tutto campo. C’è un giocatore del Cagliari nel quale si rivede?
«Sono passati diversi anni e secondo me sono proprio due epoche diverse, è una Serie A completamente diversa. Quella che ho fatto io era un campionato nel quale tutte le squadre avevano dei fuoriclasse, non solo le grandi. Per come giocavo io e per quelle che erano le mie caratteristiche non mi rivedo in nessun giocatore del Cagliari. I rossoblù però hanno dei grandi giocatori, uno su tutti Viola che a me piace tantissimo! E’ un giocatore di fantasia, uno che ti può mettere davanti alla porta, poi è mancino e a me piacciono molto i mancini. Nel momento e nel ruolo giusto fa la differenza, si è visto che il alcune partite fa l’ultimo tocco o addirittura anche gol, è proprio lui che dà quella giocata al Cagliari. E’ una squadra completamente diversa da quando c’ero io, è impostata in modo differente e per questo non mi rivedo in nessun rossoblù. Penso che quando si gioca in casa dovrebbe essere come giocare in un fortino come lo era per noi tanti anni fa. Non è facile in questo momento, soprattutto per la classifica, trovare uno che mi somigli ma questo di base perché penso che sia una Serie A completamente diversa».
A breve Zito Luvumbo tornerà a disposizione dopo il lungo calvario per l’infortunio alla caviglia, le piace il fantasista angolano?
«Si, è il classico giocatore che ti spacca la partita oltre ad essere quello che può inventarti la giocata, infatti da quando è assente il Cagliari ne sta risentendo. E’ uno che dà velocità all’azione, crea la superiorità nella ripartenza ed è velocissimo, si sta proprio sentendo la mancanza di Luvumbo. Penso che i rossoblù stiano avendo delle difficoltà anche per questo, aveva un giocatore che per il gioco di Nicola era fondamentale!».
L’arrivo di Elia Caprile dal Napoli ha dato i suoi frutti dopo il dualismo tra Alen Sherri e Simone Scuffet. Le piace il nuovo portiere del Cagliari?
«Sinceramente non lo conoscevo ma vedendo la partita contro la Lazio ho capito che è un ottimo portiere, ha fatto delle parate molto difficili. E’ stato bravo nel secondo tempo su Zaccagni ma anche quando allungandosi è riuscito a prenderla con la punta delle dita. I portieri sono sempre fondamentali in una squadra, il Cagliari ne aveva di ottimi ma penso che Caprile quest’anno possa dare una mano per la salvezza. Nella sfida contro i biancocelesti è stato molto bravo».
L’Atalanta resta in scia eppure quella per lo scudetto sembra sia diventata una corsa a due tra Inter e Napoli. Quale squadra vede favorita per la vittoria dello scudetto?
«Penso che sia troppo presto per indicare una favorita per quanto il 90% delle squadre siano delineate, ora per me ci sono Inter e Napoli e subito dietro l’Atalanta. Siamo sono a febbraio, mancano tre mesi buoni di campionato e ci sono ancora tantissimi punti in palio. Io credo che ad ora l’Inter sia ancora la favorita per lo scudetto perché ha un rosa più completa, secondo me è quella più forte del campionato. Questo anche se il Napoli non ha nessun altro impegno oltre al campionato ma non ha una rosa completa come quella dell’Inter. L’Atalanta poi ha più competizioni da fare ed ogni tanto si inceppa un po’, per cui penso che resti una lotta a due per quanto i nerazzurri li vedo favoriti!».
La Nazionale italiana del commissario tecnico Luciano Spalletti sembra aver voltato pagina dopo il deludente Europeo. Le piace il percorso intrapreso recentemente dagli Azzurri? Quali sono i suoi giocatori preferiti?
«Penso che dopo l’ultimo Europeo non si possa fare che meglio, veniamo da una situazione imbarazzante per quello che è successo, è stata una cosa bruttissima. Gli ultimi anni sono stati bruttissimi dopo l’Europeo vinto con Mancini ed il periodo con Conte il quale è stato buonissimo. L’Italia è sempre stata una nazionale con ottimi giocatori e fuoriclasse, vedo che la squadra in questo momento è in ripresa, stanno seguendo benissimo anche il tipo di gioco che vuole Spalletti. L’Italia è sempre l’Italia, una squadra ricca di trofei e famosissima nel mondo; è una nazione che ha dato il meglio soprattutto nel calcio per cui dispiace vederla così negli ultimi anni. Penso che ci siano dei giovani validi e che dimostreranno tutto il loro valore anche in questa Nazionale di Spalletti. Siamo in netta ripresa, speriamo che tutto vada bene e che tutto ritorni come anni fa quando c’era paura di dover affrontare l’Italia!».
Si ringrazia Antonio Langella per la gentilezza e disponibilità mostrate nel corso di questa intervista
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