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Alessandro De Felice ·22 de febrero de 2025
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Alessandro De Felice ·22 de febrero de 2025
L'Inter ha acciuffato la vittoria in casa contro il Genoa grazie al decimo gol in campionato del capitano Lautaro Martinez e ha scavalcato il Napoli, a quota 57 punti, in attesa della gara della formazione di Antonio Conte.
Il Genoa ha dato del filo da torcere ai nerazzurri, ma la qualità dei singoli ha fatto la differenza e i rossoblù sono rimasti al dodicesimo posto a 30 punti.
I nerazzurri sono passati in vantaggio al 78' con la solita rete di Lautaro Martinez, arrivata dopo il miracolo dell'altro Martinez, Josep, sul colpo di testa di Caleb Ekuban.
Sul calcio d'angolo battuto da Hakan Calhanoglu, Lautaro è svettato sopra tutti quanti e ha impattato il pallone, che è ha colpito Patrizio Masini ed è finito in rete. La Lega ha deciso di assegnare la rete a Lautaro perché il suo tiro era indirizzato verso la porta.
Il capitano dell'Inter è arrivato a 10 gol in questo campionato ed è diventato il primo giocatore straniero nella storia dei nerazzurri a raggiungere la doppia cifra in sei stagioni diverse di Serie A.
I nerazzurri stanno spingendo, ma il Genoa si sta difendendo in maniera compatta. Al 70' Nicolò Barella ha centrato l'incrocio dei pali alla sinistra di Nicola Leali con un gran destro dalla distanza.
L’Inter non ha effettuato tiri in porta nel primo tempo per la seconda volta in questa stagione. La prima volta risale alla gara del 15 settembre 2024 contro il Monza.
Joaquin Correa è stato costretto a uscire all'intervallo per l'ennesimo infortunio. Gli infortuni stanno falcidiando le ultime stagioni dell'attaccante argentino, che è stato sostituito da Mehdi Taremi per un trauma distorsivo al ginocchio sinistro.
Prima della partita Bresh, tifoso genoano, e Tedua, sostenitore interista, si sono scambiati la maglia. Entrambe le divise riportano i loro nomi d'arte.
La partita è cominciata con circa 4 minuti di ritardo per un problema ai microfoni che permettono alla squadra arbitrale di comunicare con i colleghi situati nella sala Var.
Il Genoa, per la prima volta dal 1901, schiererà il portiere con la divisa rossoblù.
I calciatori di movimento, invece, indosseranno la maglia bianca con le rifiniture blu e rosse.
Il presidente dell'Inter Giuseppe Marotta ha parlato ai microfoni di Sky Sport e DAZN prima del fischio d'inizio. Queste le sue parole sul momento presente dei nerazzurri:
"Ci sono momenti in cui tutti dobbiamo essere presenti e parlare poco. Serve per dare sicurezza a tutti, ci vuole anche rispetto. Non c’è nulla da rimproverare, dobbiamo arrivare a 100. Quando rappresentiamo un grande club dobbiamo fare bene in tutte le competizioni e fare il meglio. La squadra può competere, dobbiamo lavorare e giocare per fare il massimo. Se altri saranno più bravi di noi ci inchineremo, altrimenti saremo felici. Io dico che siamo l’Inter e lottiamo per ogni traguardo".
Sulla Champions League: "La Champions League manca da anni e la vogliamo raggiungere, ma non perdiamo di vista il campionato assolutamente. Firmerei per vincere sia scudetto che Champions League".
Sul duello col Napoli: "Antonio Conte ha tanta esperienza, competenza e professionalità, saprà gestire il momento. La differenza saranno gli impegni, noi abbiamo 7 partite in 20 giorni e Inzaghi avrà difficoltà nella gestione. Questa è la grande differenza tra l’Inter e il Napoli".
Sulla prossima scadenza del mercato estivo: "Ora è in atto un confronto fra leghe, questo dipende dalla UEFA e non dai club. Ci sono federazioni che vogliono chiudere tutto entro il 15 agosto, in questi giorni entrerà nel vivo nel discorso. Ci dev’essere uniformità, spero che il mercato finisca appena inizino i campionati. Solo la Liga in Spagna fa ostacolo".
Un aspetto da tenere in considerazione è la situazione disciplinare: tre giocatori dell'Inter si trovano in diffida e, in caso di ammonizione contro il Genoa, sarebbero costretti a saltare la sfida cruciale contro il Napoli di sabato prossimo.
Tra questi figurano tre elementi chiave della rosa nerazzurra: Alessandro Bastoni, Nicolò Barella e Henrykh Mkhitaryan, tutti fondamentali per gli equilibri della squadra di Inzaghi.
INTER (3-5-2): Martinez; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Correa.
GENOA (4-2-3-1): Leali; Sabelli, Bani, Vasquez, Martin; Frendrup, Masini; Zanoli, Ekhator, Miretti; Pinamonti.
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