Lazionews24
·27 de octubre de 2025
Lazio Juve, Mattei avverte: «Isaksen li ha fatti impazzire! Si può cambiare la stagione se arrivano questi risultati. I bianconeri dovevano finire in 9…»

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In un intervento su Radiosei, Stefano Mattei ha analizzato il significativo successo della Lazio sulla Juventus, mettendo in evidenza l’importanza delle prossime due gare contro Pisa e Cagliari per il prosieguo della stagione biancoceleste. Il commento di Mattei si è concentrato anche sul rendimento della squadra di Maurizio Sarri, evidenziando le prestazioni individuali e la mentalità mostrata contro i bianconeri.
Sulla vittoria contro la Juventus – «Era una partita da tripla. La Juventus è stata a metà tra quella non vista a Como e quella di Madrid. La Lazio l’ha battuta perché ha dato il 110%. Lo stesso Sarri parlando di Isaksen ha detto che lo aveva visto bene ma non si aspettava una prova simile. La squadra è andata oltre le più rosee aspettative, la Juve ha fatto meno e i biancocelesti hanno vinto con merito».
Sui migliori in campo – «Migliore in campo? Il premio è andato a Basic perché ha segnato, ma per me è stato Isaksen, che ha fatto impazzire i bianconeri; è stato decisivo per rendere la vita impossibile alla loro difesa. Chi punta l’avversario fa la differenza, infatti la Juve era pericolosa quando aveva palla Conceicao. In questo il danese è più avanti rispetto a Cancellieri che va sugli spazi».
Sulle prossime partite – «La Lazio può cambiare questa stagione se fa 6 punti nelle prossime 2, contro Pisa e Cagliari. Ieri c’è stato grande dispendio di energie. Questa Lazio ha dei limiti tecnici, ma se si applica può raggiungere certi risultati; c’è da evitare il rischio di sentirsi superiori come accaduto in casa del Sassuolo».
Sui possibili errori arbitrali – «Ieri la Juve doveva finire in 9, o almeno in 10. In questa epoca da Var poi il contatto Gila–Conceicao era da rigore».
Sulla partita contro il Pisa – «Pisa-Lazio è più difficile da preparare di Lazio-Juventus, perché se l’approccio sarà sbagliato come a Como o come a Reggio Emilia, si rischia. Se si approccia come ieri, la gara diventa più che abbordabile».
Sull’espressione di Sarri – «Il sorriso di Sarri al triplice fischio raramente gliel’ho visto perché è sempre molto concentrato sulla partita, ma credo sia il sorriso di chi ha visto la sua squadra giocare come voleva».
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