Calcionews24
·25 de noviembre de 2025
Lazio, la Figc inguaia Lotito: mercato ancora bloccato nel 2026? C’è un dato che preoccupa molto i biancocelesti. Il punto!

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C’è un’immagine che descrive la Lazio meglio di qualsiasi tabellino: una squadra che torna a rialzarsi, ritrova ritmo, identità e armonia. In campo si vede la mano di Sarri, capace di ricucire gioco e fiducia dopo mesi difficili. Ma dietro questa rinascita tecnica si nasconde una verità meno rassicurante: i conti della Lazio continuano a lanciare segnali allarmanti. Il bilancio chiuso al 30 giugno 2025 è eloquente: ricavi scesi a 143,49 milioni, quasi cinquanta in meno rispetto alla stagione precedente; un rosso da –17,16 milioni e un patrimonio tornato in negativo. Numeri che pesano enormemente sulla programmazione futura e che non possono essere ignorati.
Come riportato da Lalaziosiamonoi, il nodo principale riguarda il costo del lavoro allargato. Per la Lazio questa voce oscilla tra 125 e 130 milioni, includendo stipendi, ammortamenti e oneri accessori. Una cifra troppo elevata rispetto ai ricavi, soprattutto dopo l’inasprimento dell’indice di sostenibilità FIGC, passato allo 0,7. Ciò significa che la società non può superare il 70% dei ricavi nella spesa per la rosa, fissando un tetto poco sopra i 100 milioni. È evidente, dunque, quanto la Lazio sia fuori equilibrio economico: il divario tra ciò che spende e ciò che può realmente permettersi è un problema strutturale.
La vera fragilità della Lazio, però, non sta nella spesa in sé. Altri club di Serie A presentano bilanci peggiori e indebitamenti ben più pesanti. Il punto critico è l’incapacità del club di aumentare i ricavi strutturali. La Lazio non ha modernizzato il proprio modello commerciale, non ha ampliato la base economica e non è riuscita a trasformare i risultati sportivi in crescita finanziaria. Quando le entrate non si espandono, l’unico modo per rientrare nei parametri è tagliare: tagliare costi, investimenti, ambizioni. Una spirale che il mercato bloccato dell’estate 2025 ha reso ancora più evidente agli occhi dei tifosi.
In questo scenario nasce una domanda che rimbalza ormai da mesi nell’ambiente biancoceleste: perché la Lazio continua a rimanere immobile mentre la Serie A cambia volto? Il campionato sta vivendo un’ondata di nuovi investitori stranieri, fondi e capitali internazionali. La Lazio, invece, resta ancorata a un modello gestionale guidato da un’unica figura da oltre vent’anni, sempre meno competitivo nel contesto moderno. Perché Lotito non apre a un partner o a una cessione parziale?
Il rischio per la Lazio è concreto. La squadra corre, ma il club fatica a tenere il passo. Se il vento non cambia, la tempesta economica rischia di travolgere tutto ciò che Sarri sta provando a ricostruire. E allora, davvero, potrebbe essere troppo tardi per correggere la rotta.
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