Lazionews24
·28 de diciembre de 2025
Lazio, tanta rabbia da parte del presidente Claudio Lotito dopo le polemiche contro l’Udinese. La situazione

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La Lazio è furiosa. L’episodio del fallo di mano di Davis nella partita contro l’Udinese ha acceso la protesta di tifosi, giocatori e società, arrivando fino a Cortina, dove si trovava il presidente Claudio Lotito. La decisione di proclamare il silenzio stampa, la seconda in stagione dopo quella contro il Milan, è stata presa proprio dal patron biancoceleste, segno della frustrazione che serpeggia all’interno del club.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, Lotito avrebbe personalmente dettato il comunicato diramato dalla società dopo il triplice fischio, esprimendo tutta l’amarezza per l’ennesimo episodio arbitrale a sfavore della squadra. La nota ufficiale della Lazio sottolinea come gli errori ripetuti abbiano inciso sulla competitività del club e sull’equità della competizione.
«Nel rispetto del lavoro e dell’impegno della classe arbitrale, continuiamo a registrare con crescente amarezza una serie di errori sempre a nostro sfavore, ripetuti e difficili da comprendere – si legge nel comunicato –. La S.S. Lazio chiede rispetto, uniformità di giudizio e maggiore attenzione: episodi che stanno incidendo in modo evidente sul lavoro della squadra e sull’equità della competizione, generando rilevanti danni economici al Club e ledendo profondamente la passione, l’impegno e i sacrifici di una tifoseria che sostiene questi colori, in ogni stadio e in ogni contesto».
L’episodio di Udine rappresenta l’ennesimo capitolo di una stagione in cui la Lazio ha spesso dovuto fare i conti con decisioni arbitrali controverse. La reazione della società è chiara: tutela della squadra, dei tifosi e del progetto sportivo, con l’obiettivo di far sentire la propria voce e garantire maggiore equità nelle gare future. Il silenzio stampa diventa così uno strumento simbolico per manifestare disappunto e chiedere attenzione, mentre la squadra è chiamata a reagire sul campo nonostante le difficoltà esterne.









































