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·11 de noviembre de 2025

Lo Monaco non ha dubbi su Conte e la crisi: «Il Napoli non è morto». C’entrano gli avversari: le parole a sorpresa

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Lo Monaco torna sulla situazione Conte. Il tecnico fatica tatticamente, gli avversari si sono organizzati e i giocatori sono stanchi

L’ex dirigente sportivo Pietro Lo Monaco è intervenuto ai microfoni di Radio Napoli Centrale per analizzare la crisi del Napoli. Dopo lo sfogo di Antonio Conte a Bologna e la successiva smentita di De Laurentiis sulle dimissioni, le parole di Lo Monaco offrono una lettura tecnica che interessa da vicino la Juventus e le altre inseguitrici.

Lo Monaco ha difeso il tecnico, definendolo un grande allenatore, e la squadra, che non è morta. Il problema, secondo l’ex dirigente, è un momento di scarico fisico, che colpisce soprattutto i giocatori determinanti. La critica di Lo Monaco è alla gestione della rosa: l’allenatore non ha gli strumenti per tenere viva la squadra perché fa poche rotazioni e si punta sempre sugli stessi. Questo logorio sta frenando la capolista, una notizia che la Juve di Luciano Spalletti, bloccata sullo 0-0 nel derby, non può che registrare con interesse.


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L’ex dirigente ha poi liquidato tutte le polemiche esterne. Ha definito le discussioni su Marotta e altro come tarantelle inventate, messe in giro solo per dare in pasto alla gente polemiche. Secondo Lo Monaco, il calcio giocato è ben altra cosa.

L’ex dirigente ha poi difeso la qualità della rosa: la rosa del Napoli non ha niente da invidiare a quella dell’Inter e della Roma. Ha aggiunto che ci sono momenti buoni e meno buoni, e la squadra forte è quella che sa sempre cavalcare l’onda.

Lo Monaco svela il problema: «Gli avversari si sono organizzati, ora fatica a trovare soluzioni»

Ma l’analisi tattica di Pietro Lo Monaco è il punto cruciale. Ha spiegato l’evoluzione della squadra: dopo l’addio di Kvara, il Napoli ha smesso di attaccare per linee esterne e ha provato ad attaccare con le mezze ali, McTominay e Anguissa, vincendo così il campionato.

Il problema è sorto quest’anno: gli avversari si sono cominciati ad organizzare su questa soluzione. E ora, secondo Lo Monaco, Antonio Conte sta faticando a trovare soluzioni diverse.

Infine, Lo Monaco ha smentito categoricamente la tesi che il metodo Conte sia troppo pesante fisicamente. Alla critica sul troppo lavoro fisico, ha risposto duramente. Ha spiegato che il lavoro non ha mai ammazzato nessuno e che il corpo si adatta ai duri allenamenti e migliora le performances. Le lamentele sulla stanchezza, per lui, sono storie che non esistono.

PIETRO LO MONACO – «Conte è un grande allenatore, ma il Napoli non è morto. C’è un momento di scarico fisico soprattutto da parte di giocatori determinanti l’allenatore non ha gli strumenti per tenere viva la squadra. Poche rotazioni, si punta sempre sugli stessi: per questo farei meno polemiche e meno discorsi. Si parla tanto di cose esterne, di Marotta e di altro. Per me sono tarantelle inventate, messe così per dare in pasto alla gente polemiche. Il calcio giocato è ben altra cosa. La rosa del Napoli non ha niente da invidiare a quella dell’Inter e della Roma. Ci sono momenti buoni e altri meno buoni, la squadra forte è quella che sa sempre cavalcare l’onda. Il Napoli prima attaccava per linee esterne, ma dopo l’addio di Kvara ha provato ad attaccare con le mezze ali, McTominay e Anguissa: e così ha vinto il campionato. Quest’anno gli avversari si sono cominciati ad organizzare, e ora Conte sta faticando a trovare soluzioni diverse. Troppo lavoro fisico? Il lavoro non ha mai ammazzato nessuno. Il corpo si adatta ai duri allenamenti e migliore le performances. Quindi sono storie che non esistono».

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