Inter News 24
·3 de noviembre de 2025
Luis Henrique e Diouf, le due facce di un’Inter che non funziona: flop o misteri di mercato? Chivu intanto li difende

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·3 de noviembre de 2025

Il tecnico dell’Inter, Cristian Chivu, non pare entusiasta quando la critica diventa appuntita su alcuni precisi pezzi della sua rosa, in particolare i nuovi acquisti estivi che faticano a integrarsi nella filosofia della casa. La Gazzetta dello Sport titola “Luis Henrique fa ancora flop e Diouf resta un mistero“, ma l’allenatore romeno, nel post-partita di Verona, ha difeso a spada tratta i suoi giocatori. Chivu ha risposto alle critiche sottolineando che i due vengono “usati solo per fare titoli”. Ha ribadito che il suo dovere è metterli in campo solo quando pensa che possano dare una mano, un modo per proteggerli ma anche per sottolineare che, evidentemente, quel momento non è ancora arrivato.
Il problema, semmai, è che di “mani utili” finora non se ne sono viste. Andy Diouf, centrocampista francese arrivato in estate, è sparito nelle nebbie nerazzurre. Per lui si contano appena 26 minuti totali in campionato, giocati in spezzoni di partite (Torino e Cremonese) a risultato ampiamente acquisito. In quelle occasioni, è apparso “leggero, timido, insicuro”, un corpo estraneo alla manovra. Chivu si è limitato a dire laconicamente che “verrà il suo tempo”, ma il francese, al momento settimo nelle gerarchie di centrocampo, resta ai margini del progetto tecnico.
Discorso simile, ma ancora più evidente, per Luis Henrique. Il brasiliano, soprannominato “Gigi” ad Appiano, ha avuto qualche occasione in più, come la maglia da titolare al Bentegodi (la seconda dopo Cagliari), ma il risultato è stato ugualmente deludente. La Gazzetta dello Sport lo boccia sonoramente, sottolineando come sembri sempre “scendere alla fermata precedente”. Ci si aspettava velocità e dribbling, ma il treno dell’ex Marsiglia non si lancia mai in velocità. La differenza di impatto fisico con Denzel Dumfries è stata macroscopica. A preoccupare i piani alti del club meneghino è soprattutto l’atteggiamento: Luis Henrique non osa mai, cercando istintivamente la giocata più facile, scolastica. Un atteggiamento pericoloso per un giocatore arrivato per creare superiorità numerica, che al momento sembra vittima della sua stessa timidezza. La Beneamata si interroga su due investimenti che, per ora, non stanno pagando.









































