Mangiapoco (Juventus Next Gen): «Cresciuto nel club di Augello, è sempre stato un bacino importante». La rivelazione del portiere bianconero | OneFootball

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Sampnews24

·18 de diciembre de 2025

Mangiapoco (Juventus Next Gen): «Cresciuto nel club di Augello, è sempre stato un bacino importante». La rivelazione del portiere bianconero

Imagen del artículo:Mangiapoco (Juventus Next Gen): «Cresciuto nel club di Augello, è sempre stato un bacino importante». La rivelazione del portiere bianconero

Stefano Mangiapoco, giocatore della Juventus Next Gen, ha ripercorso le prime tappe della sua carriera calcistica. Le dichiarazioni

Il percorso di Stefano Mangiapoco, portiere classe 2004 e oggi titolare della Juventus Next Gen, è la fotografia di una carriera costruita passo dopo passo. Dalla Serie D alla Serie C, l’estremo difensore bianconero ha conosciuto il calcio professionistico più tardi rispetto a molti coetanei, debuttando tra i grandi solo a 20 anni.

Un dettaglio che non ha rallentato la sua crescita, ma che ha reso ancora più solida la sua mentalità! Ogni tappa della gavetta, fatta di sacrificio quotidiano e lavoro silenzioso, si è rivelata decisiva per arrivare al ruolo che oggi ricopre. In esclusiva a JuventusNews24, Mangiapoco ha ripercorso le tappe fondamentali del suo cammino, raccontando con lucidità e maturità cosa significhi conquistarsi ogni traguardo sul campo. Vi riportiamo un estratto di quanto proferito:


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Pontisola, Ponte San Pietro e Pro Palazzolo. Tutto è partito da lì, dalle giovanili fino alla Serie D. Il professionismo lo hai conosciuto più “da grande”: se per un attimo ti guardi indietro, che percorso è stato e cosa ti ha lasciato?«È stato un percorso perfetto. Non ho mai fatto professionismo da piccolo, ho solo fatto provini con società vicine a casa. Ho giocato tanti anni nel Pontisola, che poi si è fuso ed è diventato Ponte San Pietro. Il mio sogno era arrivare in Prima squadra, a giocare in Serie D al Ponte San Pietro. In quell’ambiente ti crescono con l’obiettivo di arrivare in Prima squadra: lì han giocato calciatori da giovani che ora sono in Serie A come Augello e Paleari. È sempre stato un bacino importante della bergamasco, pur non essendo professionismo. Ho giocato un anno in Prima squadra, poi mi son liberato con lo svincolo, ho fatto ancora un anno di Serie D alla Pro Palazzolo dove mi son trovato benissimo e poi son salito di categoria nel professionismo per la prima volta».

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