Marelli dopo Juve Udinese: «Vlahovic era nettamente in vantaggio, trattenuta da parte di entrambi i giocatori. Sul contatto tra Goglichidze e Yildiz…». Non c’era un rigore per i bianconeri? | OneFootball

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·29 de octubre de 2025

Marelli dopo Juve Udinese: «Vlahovic era nettamente in vantaggio, trattenuta da parte di entrambi i giocatori. Sul contatto tra Goglichidze e Yildiz…». Non c’era un rigore per i bianconeri?

Imagen del artículo:Marelli dopo Juve Udinese: «Vlahovic era nettamente in vantaggio, trattenuta da parte di entrambi i giocatori. Sul contatto tra Goglichidze e Yildiz…». Non c’era un rigore per i bianconeri?

Marelli dopo Juve Udinese: tutte le dichiarazioni dell’ex arbitro dopo la vittoria dei bianconeri allo Stadium

La prima partita della Juventus post-Tudor, la vittoria scaccia-crisi contro l’Udinese guidata dal traghettatore Massimo Brambilla, è stata caratterizzata da due episodi arbitrali chiave, entrambi discussi e analizzati dall’esperto di DAZN, Luca Marelli. L’ex arbitro ha promosso la prima decisione dell’arbitro Di Bello, ma ha bocciato senza appello la seconda, arrivata su richiamo del VAR.

Il primo caso da moviola è arrivato dopo appena tre minuti di gioco: il calcio di rigore assegnato alla Juventus per l’intervento di Goglichidze su Dusan Vlahovic. Marelli ha analizzato la dinamica complessa, sottolineando come in area di rigore sia avvenuto un contatto reciproco, ma con una chiara differenza di intensità che giustifica la decisione del direttore di gara.


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PAROLE – «Iniziamo con il calcio di rigore assegnato al 3′ di gioco alla Juventus per la trattenuta da parte di Goglichidze su Vlahovic. Ci sono alcuni aspetti da valutare; ci sono due trattenute, quella di Vlahovic e quella di Goglichidze, ma in realtà Vlahovic è nettamente in vantaggio sul giocatore dell’Udinese e l’entità della trattenuta di Vlahovic è decisamente inferiore rispetto a quella molto evidente di Goglichidze. Perchè ha ammonito? Ha ammonito per comportamento antisportivo, per la trattativa prolungata».

SUL SECONDO RIGORE – «Nel secondo calcio di rigore assegnato alla Juventus, Di Bello aveva erroneamente assegnato un calcio di punizione a favore della della difesa per un fallo di yildiz che non c’è. Rivisto l’episodio, il contatto tra Goglichidze e Yildiz è veramente molto, molto, molto leggero, talmente leggero che non siamo davanti ad un episodio che possa portare ad un calcio di rigore. Il contatto è tutto qui, piede sinistro-parte esterna del piede sinistro, sulla parte esterna del piede destro di Yildiz. In questo caso richiamare l’arbitro per un presunto calcio di rigore  a me sembra molto eccessivo, la cosa migliore sarebbe stata stata lasciare la decisione sbagliata  di campo, ma evitare di assegnare un calcio di rigore molto leggero».

Secondo Marelli, quindi, la decisione di Di Bello di assegnare il penalty è corretta, poiché la trattenuta del difensore dell’Udinese è quella predominante e decisiva. L’ex arbitro ha poi fatto chiarezza anche sul cartellino giallo mostrato al difensore, specificando che non si trattava di DOGSO (chiara occasione da gol), ma di un’ammonizione per “comportamento antisportivo, per la trattenuta prolungata”.

Juve Udinese, Marelli durissimo sul secondo rigore: “Contatto molto leggero, VAR eccessivo”

Se il primo episodio ha convinto l’esperto, la gestione del secondo calcio di rigore, quello concesso per il contatto tra lo stesso Goglichidze e Kenan Yildiz, è stata duramente criticata. Marelli ha prima di tutto evidenziato come la decisione iniziale di Di Bello fosse errata: “aveva erroneamente assegnato un calcio di punizione a favore della della difesa per un fallo di yildiz che non c’è”.

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