Milannews24
·8 de septiembre de 2025
Mercato Milan, Allegri tra conferme e scommesse: l’analisi della rosa reparto per reparto

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Non ci sono incognite per la stagione del Milan. Al contrario, ci sono molte certezze. Le incognite che erano sorte prima dell’inizio del campionato si sono dissolte dopo le prime partite ufficiali, che hanno mostrato una squadra compatta e affiatata, pronta a competere per i massimi livelli. La nuova gestione tecnica, guidata da Massimiliano Allegri, e quella sportiva, con Igli Tare come direttore sportivo, ha saputo imprimere un’identità precisa e vincente al club.
Il mercato estivo del Milan è stato caratterizzato da una rivoluzione profonda, in particolare nel reparto dei terzini e laterali. Una fase che, in realtà, era iniziata già a gennaio, con la cessione di Davide Calabria al Bologna, un addio che aveva preannunciato i cambiamenti in arrivo. In estate, la società ha dimostrato una linea chiara: via i giocatori che non rientravano nel progetto o che non erano motivati al massimo. Per questo motivo, non è stato riscattato Kyle Walker, e il club si è liberato di quello che era stato il gigantesco flop dell’estate 2024, il brasiliano Emerson Royal.
Ma le cessioni più significative, quelle che hanno fatto capire la direzione intrapresa dal club, sono state due: quella di Theo Hernandez, ormai ai ferri corti con la società, e quella di Alex Jimenez, maturata nella parte finale della sessione estiva dopo che Allegri ha ritenuto lo spagnolo non indispensabile per il suo progetto. Questi addii, sebbene inizialmente abbiano sollevato dubbi, sono stati il preludio a una strategia ben precisa: investire su giovani promettenti e giocatori funzionali al modulo di gioco.
Di fronte a queste partenze, ci si attendeva un mercato di alto profilo. E così è stato, seppur con un approccio diverso, funzionale al nuovo modulo di difesa a tre che Allegri ha deciso di adottare. I laterali arrivati, solamente due, sono stati scelti proprio per la loro capacità di interpretare il ruolo a tutta fascia: a sinistra, l’esperto Pervis Estupiñán, con una buona esperienza internazionale e alla sua prima grande occasione in un top club a 27 anni; a destra, il giovanissimo Zachary Athekame, un calciatore svizzero ancora molto grezzo e una scommessa per il futuro, ma con un potenziale enorme.
Questo ha portato a una ridefinizione della fascia destra, dove il titolare, vista la necessità di un giocatore più esperto e versatile, è diventato Alexis Saelemaekers, con l’elvetico Athekame come prima alternativa. Sulla fascia opposta, Estupiñán è stato subito gettato nella mischia e sta dimostrando, partita dopo partita, di ambientarsi sempre di più, supportato dal giovane Davide Bartesaghi, l’unica alternativa di ruolo.
La vera forza di questo Milan risiede, però, nella profondità e nella versatilità della rosa. Il nuovo modulo di Allegri chiede moltissimo ai quinti, ma la squadra ha dimostrato di sapersi adattare. In caso di necessità, l’allenatore può contare su giocatori come Adrien Rabiot o Ruben Loftus-Cheek, che in passato hanno avuto esperienze simili sulle fasce e possono ricoprire quel ruolo.
In conclusione, le scelte di Igli Tare e Massimiliano Allegri hanno dimostrato una visione chiara e coraggiosa. La squadra è stata costruita non solo per il presente, ma con uno sguardo al futuro, puntando su un mix di gioventù, talento e giocatori di esperienza funzionali al progetto. Il Milan ha un’identità tattica ben definita e un gruppo di giocatori coeso, pronto a lottare per ogni obiettivo stagionale.