DirettaCalcioMercato
·4 de febrero de 2025
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Assieme a Santiago Gimenez, presentato oggi come nuovo giocatore del Milan, ha parlato anche Zlatan Ibrahimovic, dirigente dei rossoneri.
Entrato a far parte della dirigenza rossonera in estate, Zlatan Ibrahimovic ha condotto il suo primo mercato da protagonista nelle vesti di dirigente del Milan. Tanti i colpi effettuati dallo svedese: da Sottil a Felix, passando per il più importante, Gimenez, presentato in conferenza stampa questa mattina.
Prende subito la parola Zlatan Ibrahimovic che presenta Santiago Gimenez: “Ciao a tutti. Siamo qui per presentare il nuovo attaccante del Milan. Lo abbiamo seguito tanto, anche in estate abbiamo provato ma non c’era la possibilità. Oggi è qui, questa è la cosa più importante. Ha grande qualità, ora si presenta lui perchè poi dicono che io metto troppa pressione”.
Cosa vi aspettate dopo questo mercato?
“Ieri è stata una giornata intensa ma sempre sotto controllo. Devo ringraziare tutti perchè abbiamo fatto un grande lavoro e abbiamo fatto tutto quello che volevamo. Non siamo contenti della nostra classifica, abbiamo fatto cinque acquisti e cinque cessioni. Questa è la squadra che deve cambiare la situazione”.
Il Milan ha diminuito il gap con quelle davanti dopo il mercato?
“Abbiamo rinforzato la squadra. Se abbiamo diminuito il gap lo vedremo. Abbiamo fatto tutto dialogando con il mister. Secondo me abbiamo migliorato molto la squadra”.
“E’ stato intenso e interessante. Ci sono stati tanti movimenti, devi fare tutto prima della chiusura. Quello che abbiamo fatto è quello che più o meno ci eravamo prefissati. Stiamo facendo un grande lavoro come team. Poi alla fine saranno i risultati a parlare”.
Cos’è mancato in questi primi mesi della stagione?
“E’ mancata la continuità. Quando vinci hai più fiducia, se no devi ripartire e dare di nuovo continuità. Abbiamo alti e bassi, però siamo gli unici ad avere un trofeo. Il Milan gioca sempre per vincere e quando vince alza i trofei”.
C’è stata una vera rivoluzione. Quando avete pensato di farla?
“Quando abbiamo iniziato il campionato credevamo in quello che avevamo fatto. Non siamo soddisfatti della situazione e quindi abbiamo deciso di cambiare con diversi innesti. Non siamo contenti, abbiamo un trofeo ma non siamo soddisfatti, vogliamo di più, abbiamo fame”.
“Ogni caso è diverso. In un affare ci sono tre soggetti che devono trovare un accordo. Alcune trattative sono state più lunghe, altre più veloci. Tutti sono arrivati dopo aver parlato con l’allenatore. Sottil lo abbiamo chiuso un minuto e mezzo prima della fine, per questo ci tengo a ringraziare gli avvocati e la segreteria che stanno facendo un grande lavoro. Sono giovani, hanno tanta fame e lavorano”.
Cosa c’è dietro l’addio di Bennacer? Ci sono stati problemi con Conceiçao?
“Lui ha chiesto la cessione. E’ stato importante per il Milan, ha avuto degli infortuni, è rientrato a fine dicembre. Lui voleva una nuova avventura. Se viene e vuole cercare altro non deve rimanere qui. Abbiamo cercato la migliore soluzione per lui e per noi”.
Cosa vuoi dire ai tifosi?
“L’ultimo scudetto che abbiamo vinto è merito anche dei tifosi. Noi siamo più forti con i tifosi al nostro fianco, sono molto importanti. Stiamo lavorando e facendo di tutto per portare risultati. Questa squadra è più forte con i tifosi. L’ultimo scudetto lo abbiamo vinto anche se per molti non eravamo nemmeno da top 4, ma abbiamo vinto con la spinta dei tifosi”.
“Ha grande qualità, ha fame di fare gol. Mi ricorda Camarda, hanno la stessa fame di fare gol. Se non ce l’hai, non ce l’hai. Lui per me è bravo in . Che Milan trova Gimenez? Un Milan forte, giocherà con Leao, Pulisic, Reijnders, Walker e tanti giocatori che gli possono fare assist. Non ti preoccupare… Anche Maignan sa fare gli assist”.
Cosa vi aspettate da Gimenez?
“Lui è qui per portare risultati. Speriamo possa lasciare qui un bel ricordo. E’ in ottime mani per arrivare al successo. Facciamo un passo alla volta, noi lo aiuteremo. Poi dipende sempre dal giocatore, lui deve pensare solo a giocare, al resta ci pensiamo noi”.
Le critiche dei tifosi ti toccano?
“La squadra è più forte con i tifosi. L’ultimo scudetto lo abbiamo vinto con loro. Io sono concentrato su quello che devo fare. Da calciatore amavo essere odiato”.
“Era meglio vincere a Zagabria, avremo fatto due partite in meno. Quando prendi un giocatore capita che il destino ti porti a giocare contro la sua ex squadra. L’importante è che Gimenez giochi a Rotterdam con la maglia del Milan e farà gol”.
Il suo amico Galliani ha fatto spesso dei colpi di mercato negli ultimi giorni…
“Il mercato è dinamico. A volte si va più avanti per arrivare ai risultati. Ho lavorato con il numero uno, Mino Raiola. Oggi ho capito quanto era forte paragonato agli altri, senza offesa per gli altri”