Milan, parla Rabiot: «Qui mi sono trovato bene subito. Leao? È forte, l’ha dimostrato. Impossibile pensare al primo posto? No, non è impossibile» | OneFootball

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·24 de diciembre de 2025

Milan, parla Rabiot: «Qui mi sono trovato bene subito. Leao? È forte, l’ha dimostrato. Impossibile pensare al primo posto? No, non è impossibile»

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Milan, Rabiot non ha dubbi: «Qui mi sono trovato bene subito. Leao? È forte, l’ha dimostrato. Sullo Scudetto…»

In una lunga intervista esclusiva concessa a Sky Sport, Adrien Rabiot ha fatto il punto sulla sua prima metà di stagione in rossonero, affrontando temi che vanno dal rapporto con Massimiliano Allegri alle ambizioni scudetto, passando per alcuni retroscena di mercato. Ecco un estratto:

Sulla prima parte di stagione del Milan, il francese si è detto soddisfatto ma critico: «Qui mi sono trovato bene subito: abbiamo fatto finora un bel percorso in campionato e spero di continuare così a livello personale e di squadra. Oggi vedo la squadra lavorare bene, abbiamo seguìto da sùbito il lavoro che chiedeva il mister. Secondo me avremmo potuto fare qualche punto in più, ne abbiamo lasciati un po’ per strada…».


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Il problema, secondo Rabiot, risiede spesso nella testa: «Sbagliamo a livello mentale l’approccio delle partite, magari ci rilassiamo un po’ troppo pensando anche di aver fatto già qualcosa di grande. Dobbiamo cercare di ritrovare questa solidità. Come si fa? Magari dobbiamo anche noi giocatori più esperti dare un po’ più di voce ai giocatori più giovani. Su questo dobbiamo anche aiutare gli altri a pensare diversamente e avere l’approccio giusto».

Parole importanti anche per Rafa Leão: «È forte, l’ha dimostrato. Ma da quello che ho visto quando sono arrivato adesso, è già cambiato. A livello dell’atteggiamento in campo già c’è qualcosa di diverso. Poi dipende da lui, a livello proprio mentale, capire dove vuole arrivare».

Rabiot non si nasconde nella corsa al titolo: «Finire tra i primi quattro è l’obiettivo generale del club. Personalmente, punto a qualcosa di più grande. Se è impossibile pensare al primo posto? No, non è impossibile. Dobbiamo far capire quanto è bello vincere ai nostri compagni meno esperti. Se dovessimo vincere, potrei farmi il mio primo tatuaggio».

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