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·13 de noviembre de 2025
Moldavia-Italia: i protagonisti del match commentano il trionfo degli Azzurri

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·13 de noviembre de 2025

Dopo il trionfo della formazione Azzurra a casa della Moldavia, grazie ai palloni mandati in rete da Mancini e da Pio Esposito, alcuni calciatori dell'Italia hanno commentato la vittoria ai microfoni di Rai 1.
Sempre una grande emozione giocare e segnare con questa maglia, sono contento di questo. Con Retegui mi trovo molto bene, perché è un attaccante molto completo e ha tutte le caratteristiche per essere compatibili. C’è una bella intesa con lui. Sarebbe molto bello segnare a San Siro domenica, anche perché lì non ho ancora segnato neanche con l’Inter. È successo tutto velocemente: 2/3 mesi fa giocavo in Serie B a Spezia, dal Mondiale per Club è successo tutto in fretta. Per questo è importante tenere il giusto equilibrio tra le aspettative e avere la consapevolezza giusta e il giusto equilibrio. Può succedere che per un periodo non riesca a fare gol, però devo tenere la testa sul pezzo e ricordarmi dov’ero 2/3 mesi fa. E al tempo stesso non accontentarmi mai.
Un primo tempo dove non fai gol e ogni minuto la partita si fa più pesante. Oggi era difficile, anche se noi eravamo più forti qualitativamente sapevamo che era importante per noi. La vittoria nel finale ci dà tanto perché è tutta benzina per il nostro percorso futuro. Noi ci abbiamo provato. Quando abbiamo avuto tanti cambi e meno giorni per preparare questa partita. Dovevamo trovare prima il gol, però non dobbiamo trovare nessuna scusa. Dovevamo sbloccarla prima. Ogni minuto era sempre più difficile fare gol, ma alla fine l’abbiamo vinta per noi stessi.
Gattuso? Ci sta aiutando tanto. Stiamo lavorando tanto insieme. E la base per costruire il nostro castello. Abbiamo fatto pochi ritiri con lui ma ci dà tanto e noi cerchiamo di trasformare questo tempo insieme in qualcosa di positivo. Dobbiamo essere delle spugne e prendere tutto dallo staff e da lui. Contestazioni dei tifosi? Dal campo non dai attenzione perché c’è adrenalina ed è difficile sentire una voce esterna. Se quando le cose vanno male e uno stadio da 100mila persone ci viene contro, dobbiamo andare avanti.
Sapevamo di trovare una squadra chiusa. Dal mio punto di vista nel primo tempo non siamo stati bravi a sbloccarla, e in questi casi più passa il tempo e più diventa difficile. Le nostre occasioni le abbiamo avute, se l’avessimo sbloccata prima sarebbero potuti uscire più gol. A inizio partita ho preso la cosiddetta vecchietta, ma questa maglia è bellissima e per uscire mi devono togliere una gamba. Il gruppo è unito, oggi abbiamo cambiato tantissimi calciatori e penso che tutti abbiano risposto presente: questa è la base per arrivare ai grandi successi. Contestazione? I fischi dei tifosi non ci hanno fatto piacere, ma noi pensiamo a quello che facciamo in campo per crescere e diventare un gruppo ancora più solido: speriamo che questi fischi si trasformino in applausi.
Abbiamo cercato di attaccare per tutta la partita, ma il gol è arrivato solo nel finale. Siamo però contenti della prestazione perché non abbiamo mollato fino all’ultimo. Con il mister lavoriamo tutti insieme, lui dà grande fiducia a tutti quanti. Loro hanno giocato bassi per cercare di difendersi, noi però siamo riusciti a segnare alla fine. Dispiace tanto non esserci qualificati direttamente, ma noi dobbiamo ora pensare al nostro percorso: le partite di marzo saranno sicuramente difficili, bisognerà cercare di affrontarle al massimo. Noi in campo dobbiamo pensare a giocare e a dare il massimo: dobbiamo essere concentrati su quello.









































