Calcionews24
·14 de noviembre de 2025
Moldova Italia, Mancini nel post partita: «Siamo un gruppo unito, i fischi non ci fanno piacere. Dolore? L’ho portato fino alla fine, per uscire devono tagliarmi la gamba»

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·14 de noviembre de 2025

Al termine della vittoria per 0-2 contro la Moldova nelle qualificazioni ai Mondiali del 2026, Gianluca Mancini ha commentato la prestazione dell’Italia, asoffermandosi su alcuni aspetti del match, dalla difficoltà iniziale nel sbloccare la partita alla coesione del gruppo.
Il difensore ha anche parlato della sua condizione fisica e della voglia di rimanere a disposizione per la prossima sfida contro la Norvegia. Queste le sue parole alla Rai.
SULLA PARTITA – «Sapevamo che partita poteva essere e ci eravamo preparati proprio per questo. Abbiamo fatto un primo tempo dove siamo stati là, ma non siamo stati bravi a sbloccarla. Più passa il tempo e più diventa difficile. Alla fine l’abbiamo sbloccata e a tre minuti dalla fine abbiamo fatto il secondo gol, se l’avessimo sbloccata prima, potevano uscire più gol».
SUL DOLORANTE INIZIO PARTITA E L’UNITÀ DEL GRUPPO – «A inizio partita ho preso la cosiddetta vecchietta, che mi sono portato fino alla fine. Questa maglia è bellissima, per uscire mi devono togliere una gamba. Sono rimasto concentrato fino alla fine, anche con il dolore. Il gruppo è unito, oggi abbiamo cambiato tanto e tutti hanno risposto presente. Per me avere un gruppo unito è la base per arrivare a grandi successi. Anche nelle difficoltà non ci siamo disuniti, riuscendo poi a sbloccarla».
SUI FISCHI DA PARTE DEL PUBBLICO – «Sicuramente non ci hanno fatto piacere, ma noi pensiamo al campo per migliorare e crescere. Speriamo di trasformare i fischi in applausi».
SULL’ATTACCO E LA SUA PRESENZA NELL’AREA AVVERSARIA – «Ho un passato da attaccante e da centrocampista nelle giovanili. Cerco di attaccare la palla e di immaginare il cross prima che venga effettuato. Quando riesco a capire dove casca il cross, come quello di stasera di Federico che ha un piede fantastico, cerco di buttarmi bene e stasera è andata bene».
SULLA PROSSIMA SFIDA CON LA NORVEGIA – «Il mister farà le sue scelte, l’importante è stare dentro questo gruppo e stare tutti uniti come stasera. Se c’è da giocare sono a disposizione, ma c’è da rispettare le scelte».
SULLA PARTITA E IL GOL – «Partita non semplice ma sapevamo a che gara saremmo andati incontro. Loro erano chiusi, nel primo tempo non l’abbiamo sbloccata e alla lunga potevamo rischiare di pagarla… Alla fine il mio è stato un gol bello perché ha sbloccato la partita, poi è arrivato anche il secondo. Fosse arrivato prima il mio, forse avremmo segnato di più».
SUL LAVORO CON GATTUSO E GASPERINI – «Sono due allenatori con cui mi trovo bene, schietti, che ti migliorano. Molto diversi, ma sono orgoglioso di giocare per loro».
PERCHÉ NON L’AVETE SBLOCCATA PRIMA? – «Di diverso serviva solo il segnare prima. Quando giochi contro queste squadre, se non la sblocchi subito, poi passa il tempo e inizia il secondo tempo… Abbiamo fatto buone trame, abbiamo sbagliato gol facili, poi nel secondo tempo è arrivato anche qualche errore tecnico dovuto alla voglia di fare gol. Qualche passaggio sbagliato si spiega anche così».
SUL MONDIALE E LE PAROLE DI GATTUSO – «Ho la sensazione che il gruppo e la squadra siano forti, unite. Abbiamo cambiato tanti calciatori e tutti hanno risposto presente con atteggiamento e voglia di fare. Sappiamo di avere una grande e bella responsabilità, ci arriveremo con altra testa, forti delle sconfitte passate. Ora giochiamo contro la Norvegia e poi ci prepareremo al meglio alle gare di marzo. Abbiamo tanta voglia di andare al Mondiale ma bisogna dimostrarlo sul campo».









































