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·26 de octubre de 2025

Moncini salva un brutto Bari. Il Mantova non morde, al San Nicola finisce 1-0

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Un brutto Bari riesce a trovare la zampata vincente con Moncini e trova tre punti che servono solo per la classifica, visto che la prestazione è stata insufficiente. Il Mantova, d’altro canto, resta a secco nonostante un lungo possesso palla quasi sempre sterile.

Il primo tempo

Caserta conferma a grandi linee l’undici visto contro la Reggiana. Moncini guida l’attacco al fianco di Castrovilli, con Partipilo nuovamente in panchina, supportato da Antonucci. Al centro c’è di nuovo Verreth,  a cui il tecnico calabrese mette accanto Maggiore di ritorno dopo diverso tempo dal primo minuto. Sulle fasce Dickmann a destra e torna Dorval a sinistra, mentre in difesa, davanti a Cerofolini, conferma per il blocco a tre formato da Meroni Pucino, con la novità Kassama per lo squalificato Nikolaou.


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L’avvio è già tesissimo sugli spalti: al secondo minuto in Curva Nord compare uno striscione eloquente — “SSC basta umiliazioni, vendi e vattene”. In campo, invece, il Bari è contratto e resta inchiodato nella propria metà campo, tra retropassaggi e fischi sonori. Mentre in campo non succede nulla, la protesta sugli spalti si intensifica con nuovi striscioni contro società e istituzioni, oltre alla presidenza giudicata “assente e incompetente”. Il Mantova continua ad affacciarsi in avanti, ma al trentaquattresimo arriva finalmente un segnale del Bari: Maggiore entra in area e ha una buona chance, ma si fa rimontare nel momento decisivo del tiro, sprecando tutto. A riassumere il primo tempo il coro amarissimo degli ultras: “Almeno un tiro in porta”. Il primo tempo scivola così sullo 0-0: Bari spento, timoroso e travolto dalla contestazione.

Il secondo tempo di Bari-Mantova

Il Bari si scuote e al cinquantesimo trova il vantaggio: sugli sviluppi di un corner nasce una mischia, Dorval calcia e Moncini è rapidissimo nel tap-in che vale l’uno a zero. Possanzini inserisce velocità e qualità al sessantaduesimo con Falletti e Mancuso, poi Caserta risponde inserendo Darboe e Pagano. La contestazione resta la colonna sonora del pomeriggio: al sessantottesimo la Nord espone «Magalini vai in pensione». Al settantottesimo Moncini potrebbe chiuderla ma cicca il pallone da ottima posizione. La gara resta sporca, nervosa e apertissima. All’ottantaseiesimo Antonucci sciupa ancora il raddoppio tirando addosso a Festa, scatenando un altro coro di frustrazione dagli spalti. Due minuti più tardi Cerofolini viene impegnato per la prima vera volta — e risponde presente su un destro di Falletti.

Nel recupero succede di tutto: al novantaquattresimo Darboe rischia l’autogol con una svirgolata da brividi, ma Cerofolini si supera con un riflesso miracoloso. Al novantaseiesimo la beffa sembra materializzarsi: il Mantova segna e la bandierina resta bassa per un istante, poi si alza per indicare il fuorigioco. Finisce così, tra i fischi copiosi del San Nicola malgrado il successo.

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