Muro Simic, ora si è preso il Bari. Cosa ne sarà di Vicari? | OneFootball

Non è stata una stagione facile sin qui per due degli elementi centrali del reparto difensivo del Bari. Stiamo parlando di Francesco Vicari, il capitano, e Lorenço Simic. Complici alcuni problemi fisici non del tutto superati, i due stanno vivendo un’annata non semplicissima, anche se in termini praticamente opposti.

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La stagione di Vicari

L’ex Spal, alla sua terza annata in biancorosso e alla prima stagione da capitano dopo il ritiro di Di Cesare, era anche partito in maniera convincente. Sempre titolare nelle prime dodici di campionato, quasi mai sostituito. Poi, quel primo infortunio all’adduttore che l’ha tenuto fuori contro Cittadella, Brescia e Cesena e che il difensore non è mai riuscito a superare del tutto, saltando altre due partite per lo stesso motivo. E poi nuovamente: tre presenze, fino al 28′ di Bari-Cremonese, quando è stato costretto a uscire per infortunio. La diagnosi è di una sindrome da conflitto dell’anca. Un problema che, verosimilmente, lo accompagnerà fino al termine della stagione e che non ha ancora permesso al capitano del Bari di tornare in campo nelle ultime 4 uscite.

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I numeri della stagione di Simic

Arrivato dal Maccabi Haifa in prestito con obbligo di riscatto condizionato alla promozione in Serie A, Simic non è ancora riuscito a incidere come avrebbe voluto fino a questo momento. Come ammesso da lui stesso al termine del match contro la Salernitana (qui leggere le sue dichiarazioni complete), il ventottenne croato ha dovuto fare i conti per molto tempo con un ginocchio infiammato, che gli ha impedito di trovare maggiore continuità nelle prestazioni.

Per Simic, infatti, solo 8 presenze da titolare fin qui e 2 da subentrante. È anche vero che le 3 titolarità consecutive nelle ultime altrettante uscite fanno ben sperare per il finale di stagione. Fiducioso anche il difensore che, sempre nell’ultimo post-partita, ha dichiarato: «Ora mi sento meglio, userò la sosta per essere al 100%. Abbiamo 8 finali per portare il Bari più in alto possibile. Sono contendo di poter aiutare ora la squadra, non stavo bene e adesso è arrivato il momento per dare il mio contributo».

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Vicari e Simic a confronto

Dicevamo inizialmente, una stagione dai termini diametralmente opposti per i due. Se il capitano ha infatti iniziato bene per poi accusare qualche difficoltà di troppo, il croato ha invece approfittato proprio di queste difficoltà di Vicari per ritagliarsi un ruolo meno marginale nella rosa biancorossa. A riprova di ciò, i numeri: i due hanno condiviso il campo soltanto 46 minuti in stagione, e in entrambe le occasioni era stato Simic a subentrare dalla panchina. Per contro, tutte le titolarità dell’ex Ascoli sono arrivate con il capitano indisponibile o, tutt’al più, seduto in panchina.

Un rapido confronto tra i dati delle loro gare, infine, mostra l’ottimo rendimento di Simic, quando chiamato in causa, e al contrario la stagione non proprio perfetta di Vicari: a partita, il croato riporta più intercetti (1.3 a 0.6), più contrasti a terra (2 a 1.1) e aerei vinti (6.3 a 3.9) e meno ammonizioni in totale (0 a 3), mentre l’ex Novara e Spal prevale solamente nei dribbling subiti a partita (0.2 a 0.6). In più, una statistica portafortuna: con l’ex Ascoli in campo il Bari non ha mai perso. Vicari dovrebbe iniziare a preoccuparsi?

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