Napoli, Conte a DAZN: “12 punti in cascina, su Buongiorno..” | OneFootball

Antonio Conte ha commentato la vittoria del Napoli contro il Pisa ai microfoni di DAZN, sottolineando la complessità del lavoro con una squadra rinnovata e la soddisfazione per l’avvio positivo in campionato. “Comunque eravamo alla testa della classifica, partire con 4 vittorie non è mai semplice, ci dà soddisfazione – ha spiegato l’allenatore –. Abbiamo dovuto riempire una rosa che non esisteva, con calciatori che arrivano da altre realtà, per noi sarà l’anno più complesso in assoluto”.

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Conte ha chiarito che il percorso di crescita richiede tempo e pazienza: “Ci vuole comprensione, si possono fare cose positive o negative. Non possiamo giocare sempre con gli stessi 11 e bisogna prenderci dei rischi. La differenza è che gli altri hanno rose già strutturate; se metti 9 giocatori vuol dire che hai messo mezza squadra dentro. Hai uno scudetto sulla maglia che mette responsabilità. Sono contento per Lucca, ma ha bisogno di abituarsi anche all’allenamento. Serve tempo e pazienza”.

Sull’esultanza del gol di Lucca, Conte ha aggiunto: “Il discorso vale per tutti quelli arrivati quest’anno da realtà diverse. Lui è un ragazzo serio e sta migliorando la sua conoscenza calcistica. Hojlund ha 22 anni e al Manchester United non giocava. Spinazzola ha grande esperienza e ha superato problemi al tendine. Il tempo per consolidarsi è poco, bisogna prendersi dei rischi”.

Sul confronto con le altre squadre di vertice, Conte ha sottolineato: “Stiamo guardando il nostro percorso, abbiamo messo 12 punti in cascina. Milan e chi ha fatto la Champions l’anno scorso hanno rose già strutturate, noi abbiamo preso 9 calciatori da 15/20 milioni. Lo scudetto sulla maglia pesa, bisogna lavorare a testa bassa e avere pazienza se si commettono errori”.

Infine, sulla condizione di Buongiorno: “Bisogna vedere che cosa ha avuto, faremo delle valutazioni. Speriamo non sia niente di grave, altrimenti il ragazzo si deve andare a far benedire”, ha detto Conte con un sorriso, stemperando la tensione dopo il piccolo allarme in campo.

Andrea Alati