DirettaFanta
·22 de noviembre de 2024
In partnership with
Yahoo sportsDirettaFanta
·22 de noviembre de 2024
Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa a due giorni da Napoli-Roma.
“Sono passate 12 giornate e ci sono tante squadra racchiuse in poche punti. Non c’è una squadra staccata da altre. Magari c’è un po’ di stupore nel vedere alcune squadre in alcune posizioni. Mi fa piacere incontrare Claudio. C’è grande stima nei suoi confronti. La finestra del cuore della Roma e del Cagliari sapevo che era sempre aperta. Contro la Roma sarà una partita tosta. Hanno fatto un ottimo mercato e non stanno rendendo. Mi auguro che per Claudio funzioni tutto dopo il Napoli”.
“Dati alla mano nelle ultime cinque partite abbiamo vinto 3 gare, abbiamo pareggiato a San Siro contro l’Inter e perso contro l’Atalanta. Non è che chi ha sostitutito Lobotka ha fatto disastri, chi lo ha sostituito ha fatto molto bene. È tornato dalla nazionale e farò le mie valutazioni, sapendo che Gilmour mi ha dato sicurezze al 200%. Lukaku e McTominay si sono allenati e non c’è alcun problema. Matias si è allenato ieri e si è allenato oggi. Possiamo valutarlo anche domani per farlo al meglio in vista della Roma“.
“Quando una squadra cambia allenatore a livello nervoso ci sarà un input importante. Loro poi sono al terzo cambio di allenatore. È inevitabile che se fosse rimasto Juric avremo saputo come avrebbero giocato. Noi dobbiamo pensare a noi stessi. C’è voglia ed entusiasmo di continuare questo percorso“.
Le parole di Conte sul VAR
“Non so se possa cambiare qualcosa da subito sulla vicenda VAR, io ho fatto un discorso costruttivo per costruire qualcosa di migliore. Sicuramente oggi abbiamo dei mezzi che ci devono far riflettere, dopo la decisione del signor Mariani pensavo non ci fosse stato un contatto col VAR e invece è uscito fuori con il VAR che si limita a dire che c’è contatto. L’arbitro deve avere un aiuto migliore di quello di San Siro. Se ti limiti a dire che c’è contatto, e non a specificare se lieve o meno, mi auguro che tutti abbiano riflettuto e la prossima volta si utilizzi meglio e si dia un aiuto all’arbitro che prende la decisione in quel momento che vede la situazione. Se c’è la tecnologia, è semplice pensare che se c’è un contatto si può valutare se confermare o meno. lo non capisco chi dice che uno va al VAR per cambiare decisione sicuramente, uno va li per confermarla o modificarla. Mariani aveva condotto bene la gara, ha preso una decisione e nessuno lo ha aiutato. Lo avrei accettato, se lo avessero chiamato ed avesse confermato. Ora non sapremo mai cosa avrebbe deciso. Mariani non è da censurare, lo è chi non gli ha dato chance di rivedere l’episodio: mi auguro che a livello costruttivo e non polemico, ed in Italia è fare trasmissioni di ore per fare polemica, le mie dichiarazioni abbiano fatto riflettere. Non solo per il bene del Napoli, ma di tutte le squadre”
“Ngonge? I giocatori sanno che io l’ultima cosa che faccio è guardare il loro volto al momento delle scelte: sta a loro dimostrarmi in settimana durante gli allenamenti di mettermi in difficoltà. Cyril come gli altri, rispetto a quest’estate, è cresciuto e ben venga perchè abbiamo bisogno di una sana competizione all’interno per alzare il livello di tensione ed intensità durante gli allenamenti. Chi gioca se che c’è qualcuno che spinge alle sue spalle”.
Marotta ha detto che lei parla per un obiettivo. “Ringrazio il direttore (ride, ndr). Presidente? Per me è stato direttore, sarà direttore, abbiamo avuto modo di lavorare insieme per tanti anni, mi fa piacere che abbia capito che sono uno intelligente, ha detto sono intelligente (ride, ndr), faccio una buona comunicazione, non lo so, sicuramente gli obiettivi miei e suoi stridono, non sono comuni. Non saremo amici e compagni di viaggio, ma avversari e rivali”.
Lei ha allenato grandi difensori, dove colloca Rrahmani e soprattutto Buongiorno? “Soprattutto Alessandro, considerando l’età, ha ampi margini e sta migliorando su molti aspetti, è riflessivo, ricettivo, quando gli fai vedere qualcosa assorbe subito, di fianco ha la fortuna di avere uno come Amir che è un soldato, un robot, lui è calibrato, è un computer, mi ha sorpreso perché è un grande lavoratore. Le cose gliele devi dire, ma le immagazzina e le fa subito. Sono contento per loro, ma ho anche Rafa Marin dietro che sta lavorando tanto ed anche lui è cresciuto, asbbiamo Jesus che è un veterano e all’occorrenza può darci una mano, ma come dico sempre i difensori sono bravi se tutta la fase difensiva viene fatta insieme”.