Napoli, Raspadori e Spinazzola rivoluzionano le gerarchie di Conte: i dettagli | OneFootball

Il Napoli di Antonio Conte sta vivendo una fase di riflessione sul mercato, grazie alle ultime prestazioni che hanno fatto cambiare idea al tecnico leccese su alcuni uomini chiave della rosa. Giacomo Raspadori e Leonardo Spinazzola, entrambi considerati potenziali partenti, hanno saputo conquistare la fiducia del mister grazie ai loro recenti interventi in campo.

Napoli, Raspadori e Spinazzola rivoluzionano le gerarchie di Conte: i dettagli

Giacomo Raspadori ha dimostrato tutto il suo valore con il gol che ha deciso la sfida contro il Venezia. Una rete che, oltre a contribuire al successo della squadra, ha convinto Conte a rivedere la posizione dell’attaccante. La sua duttilità e capacità di entrare nei momenti cruciali sembrano essere qualità apprezzate dal tecnico, il quale sta considerando di tenerlo come pedina fondamentale per il resto della stagione. Anche Leonardo Spinazzola ha avuto l’opportunità di mettersi in mostra, sostituendo Kvaratskhelia nella partita contro la Fiorentina. Il suo ingresso in campo sulla fascia sinistra ha fatto breccia nel cuore di Conte, che sta valutando di spostarlo più avanti nel campo, come esterno d’attacco. Un cambiamento tattico che permetterebbe al calciatore di sfruttare al meglio le sue caratteristiche, con una porzione di campo più limitata da percorrere.

Secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno, queste nuove valutazioni potrebbero avere un impatto anche sul mercato. Se Spinazzola venisse confermato in un ruolo offensivo, il Napoli potrebbe decidere di rafforzare la fascia sinistra con l’acquisto di Danilo, in grado di giocare sia da terzino sinistro che come esterno d’attacco. In alternativa, il nome di Cristiano Biraghi, attualmente alla Fiorentina, è tornato di moda. Allo stesso tempo, con la possibile uscita di alcuni giocatori, il club azzurro potrebbe aprire alla cessione di Ngonge, attaccante che piace al Bologna. La formula, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe quella del prestito oneroso con diritto di riscatto.

Andrea Alati

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